Il tema era stato posto durante un Consiglio comunale dall'assessore ai Lavori pubblici Enrico Trantino che ora spiega a MeridioNews che «non c'è nulla di concreto». Il deputato Anthony Barbagallo annuncia la richiesta di un accesso agli atti
L’abbattimento del liceo Spedalieri era «solo una ipotesi» Dopo le proteste degli studenti, il caso è arrivato all’Ars
«Quella di trasferire il liceo Spedalieri in un’altra struttura era solo un’idea, che ho detto così, pourparler». Enrico Trantino, assessore ai Lavori pubblici di Catania, spiega così l’ipotesi che aveva lanciato durante una seduta di Consiglio comunale: ovvero quella di spostare il liceo classico Nicola Spedalieri in un’altra sede e abbattere l’attuale struttura di piazzale Annibale Riccò che attualmente accoglie gli studenti. Era il 16 febbraio, infatti, quando in una seduta che aveva come tema centrale quello delle aree ospedaliere dismesse in città, Trantino aveva dichiarato di stare valutando, insieme al presidente della Regione Nello Musumeci, la demolizione dell’immobile. L’obiettivo era destinare al liceo uno degli ex ospedali dismessi. «Non c’è nulla di concreto – dice adesso Trantino a MeridioNews – Anche perché noi possiamo solo lanciare una proposta, le decisioni poi spettano alla Regione. E, in ogni caso, non ho la delega alla Scuola».
Ma le ipotesi dell’assessore non hanno risparmiato echi di risonanza. Appena hanno appreso di una possibile demolizione della struttura dell’istituto, gli studenti sono saliti in cattedra. «Noi non siamo stati interpellati e lo abbiamo saputo dai giornali – afferma lo studente Luigi Nicolosi – L’immobile ha bisogno di alcuni lavori, ma è impensabile sapere dell’eventualità di essere spostati in un’altra struttura ancora più fatiscente come, per esempio, potrebbe essere l’ex ospedale Santo Bambino». Nicolosi, che è anche il presidente del Comitato studentesco dello Spedalieri, più che guardare al problema del singolo liceo, si concentra sulla necessità di un risanamento generale del sistema. «Invece di pensare all’abbattimento della scuola – argomenta – si dovrebbe attuare un piano generale di ripartenza a livello regionale. Mi chiedo, con le condizioni dei nostri istituti, come possiamo competere con altre realtà, dove le strutture sono migliori e c’è una maggiore offerta formativa. In questo momento – aggiunge lo studente – lo Spedalieri deve fare i conti con l’inagibilità della palestra, anche se la dirigente sta cercando di risolvere la questione».
Sentite le parole degli studenti, l’onorevole Anthony Barbagallo ha chiesto che venga fatta chiarezza. Il deputato dem dell’assemblea regionale siciliana si è detto «preoccupato che vengano prese decisioni senza sentire gli studenti». Le opposizioni, nel tentativo di far luce sulle parole dette da Trantino, stanno pensando anche di richiedere un accesso agli atti. «Chiederemo risposte nelle sedi istituzionali – dichiara Barbagallo – Viviamo in continuo rapporto con la Città metropolitana e sentiamo parlare spesso di possibili trasferimenti degli istituti. In questo senso – continua – bisogna capire bene quali scelte si vogliono intraprendere e dove si vuole andare». Intanto, il liceo Spedalieri torna al centro del dibattito cittadino, dopo che a gennaio del 2019 la scuola era stata teatro di una protesta studentesca per le condizioni precarie dei locali. Tra i tanti, c’era anche il problema dell’assenza dell’agibilità. Il dissenso degli studenti, però, era partito già da ottobre del 2018, quando durante un’assemblea un ragazzo rimase per un attimo aggrappato a una ringhiera a causa di una scarica elettrica.