Milo, tamponi per tutti i residenti del Comune Sindaco: «Tenere sotto osservazione i contagi»

Prevenzione e un po’ di timore per le circostanti zone rosse. La piccola comunità montana di Milo ha dedicato il pomeriggio di ieri al contrasto al Covid-19, grazie allo screening promosso dall’amministrazione comunale, in collaborazione con la Azienda provinciale di Catania.

«Lo spirito dell’iniziativa è quello di tenere sotto osservazione l’andamento dei contagi nella nostra comunità – spiega il primo cittadino Alfio Cosentino – Siamo reduci da un periodo in cui non si erano verificati casi, ma nelle ultime due settimane ne abbiamo registrati quattro. Abbiamo aspettato qualche giorno dal primo, dato che questa variante sembrerebbe un po’ più lenta nel manifestarsi».

Una tempestività legata anche, e soprattutto, alla tutela di una comunità con una media di età abbastanza elevata, trovatasi improvvisamente tra le due zone rosse circostanti, quella di Zafferana Etnea e quella di Sant’Alfio, cittadine che, per contiguità territoriale, hanno scambi quotidiani con la comunità milese, in termini di lavoro e transiti, anche fugaci, negli spostamenti sul versante orientale dell’Etna. È stato di 179 Il totale dei tamponi effettuati nel drive-in milese, tutti con esito negativo. La percentuale degli utenti che si sono sottoposti allo screening è del 18 per cento, in diminuzione rispetto alle precedenti occasioni. 

«Abbiamo chiesto alla struttura commissariale dell’Asp di Catania di attivare questa giornata. Ringraziamo la loro disponibilità e professionalità», aggiunge Cosentino. «Siamo fiduciosi e speriamo bene, visto che le limitrofe Zafferana Etnea e Sant’Alfio hanno un numero di contagiati alto – conclude – Diciamo che ormai siamo abituati a queste situazioni. Serve un po’ di attenzione in più, seguendo le precauzioni, dal distanziamento sociale in poi».

Armati di pazienza e dell’opportuno modulo, i cittadini si sono pazientemente incolonnati in piazza Municipio per sottoporsi ai testi in modalità drive-in. Tra quanti attendevano di sottoporsi a tampone o aspettavano l’esito dello stesso, appena effettuato, emerge la voglia di sicurezza e non si nascondono i timori per l’aumento dei contagi nelle vicinanze: «Lo faccio per necessità, con le zone rosse vicine non mi sento protetta, anche se sto sempre in paese e mi sposto solo da lavoro a casa», spiega Angela.

«E’ necessario uno screening continuo per avere certezze, soprattutto con delle zone rosse non lontane», fa eco Michele, in attesa di responso in auto. Andrea, anche lui giovanissimo, esprime il proprio senso del dovere: «Dal momento in cui abbiamo un drive-in qui a Milo perché non usufruirne? – osserva – Avendo studiato da casa, in questi mesi, non avevo necessità, ma ho sentito il dovere verso la mia comunità». Tra chi attende il tampone c’è anche qualche residente di altri Comuni che approfitta dell’opportunità per tenersi monitorato: «La prevenzione è importante – fa notare un utente – E vale la pena fare anche qualche chilometro e attendere un po’ in coda».


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