Appalto rifiuti, i dettagli delle offerte di EcoCar e SuperEco Tra ricorsi e incertezze resta il nodo di tutta l’area centrale

La gestione del prossimo appalto settennale dei rifiuti a Catania comincia a profilarsi. Due giorni fa, negli uffici etnei dell’Urega, si è riunita la commissione giudicatrice, presieduta dall’ingegnere Rosario Di Rao, per la valutazione delle offerte formulate da EcoCar e SuperEco, le due ditte che si sono fatte avanti per accaparrarsi due dei tre lotti – la parte nord e sud – ricadenti nella città dell’Elefante. All’apertura delle buste per il primo lotto è stata SuperEco, ditta laziale di Frosinone, a conseguire il punteggio complessivo di 97,758 punti rispetto ai 92,273 della concorrente, con un ribasso del 3,8 per cento. Il lotto ha un valore di oltre 78 milioni di euro e oneri di sicurezza di poco più di 80mila euro, questi ultimi non soggetti a ribasso. Mentre, la gestione dei rifiuti nel lotto numero tre, quello che interessa Catania sud, ha visto la sola presentazione dell’offerta da parte di EcoCar  con un punteggio complessivo di 86 punti tra offerta tecnica ed economica e un ribasso del 2 per cento. La ditta laziale di Latina, quando l’iter sarà completo, si occuperà della gestione di questa parte della città, che ha un valore oltre 92 milioni di euro, a cui si aggiungono 97mila euro, per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

I due lotti nello specifico comprendono rispettivamente 20 telecamere amovibili, due isole ecologiche mobili, 1000 compostiere, attrezzatura completa per la tariffazione, un progetto pilota per la raccolta differenziata e una squadra per la pulizia delle caditoie. A questi servizi si vanno ad aggiungere un rilevamento delle micro discariche con gps, organizzazione mensile della raccolta dei rifiuti non previsti nel calendario di porta a porta, sistemi di analisi metodologiche trimestrale sui rifiuti indifferenziati. Infine, il piano di gestione prevede pure la disponibilità di una quota annuale tra lo 0,01 e lo 0,1 per cento per informazione, pubblicità sia murale che nelle scuole, per sensibilizzare alla raccolta differenziata.

A rimanere ancora scoperto è però il lotto numero due, la parte centrale di Catania, di fatto quello più costoso – per un importo complessivo di 162 milioni di euro, a cui si vanno ad aggiungere 156mila euro per oneri di sicurezza. Questa parte della città conta circa 96mila famiglie residenti. La gara per l’appalto settennale, dunque, prosegue, non mancando di scatenare polemiche. L’11 giugno infatti la terza sezione del tribunale amministrativo regionale di Catania ha rigettato i ricorsi che erano stati presentati da Dusty – ditta che attualmente gestisce la raccolta di rifiuti – ed Ecolandia. Quest’ultima chiedeva la riapertura della proroga dei termini. Dusty, invece, del bando ha chiesto l’annullamento dopo aver contestato le condizioni della gara, che ha definito «inique perché hanno impedito l’ampia partecipazione di altri concorrenti». 

La società guidata dall’imprenditrice Rossella Pezzino de Geronimo ha contestato i costi per il trasporto dei rifiuti che, secondo quanto sostenuto dall’impresa, la stazione appaltante Srr (società per la regolamentazione della raccolta rifiuti) scaricherebbe tutti a carico della ditta vincitrice. Adesso Dusty e il suo legale Lino Barreca, dopo la richiesta di sospensiva, attendono la sentenza di merito fissata per il 7 luglio. «Vedremo quali decisioni saranno prese dall’amministrazione, fermo restando che ove si proceda con l’aggiudicazione sarà necessario procedere a ulteriori impugnazioni». Adesso il prossimo passaggio per definire la gestione spetterà al responsabile unico del procedimento e all’Srr.


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