Inaugurato bike-sharing ma resta il nodo ciclabile di Ognina Progetto di riqualificazione fermo da anni. «Presto novità»

«Il nodo è soltanto formale non sostanziale». A volerci credere, e non c’è motivo per non farlo, significherebbe che presto si potrebbe passare dagli annunci ai fatti. Sul tavolo c’è sempre il progetto di riqualificazione della pista ciclabile del lungomare di Catania. Operazione che il Comune di Catania ha in cantiere ormai dalla fine del 2017. Ossia da quando un decreto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti prima, e una delibera di giunta della Regione Siciliana poi, hanno dato il via libera a un contributo di 480mila euro. Di questi soldi, in generale destinati alle sistemazione della ciclabili nei Comuni con una popolazione superiore ai 20mila abitanti, 110mila euro sono quelli destinati al capoluogo etneo e all’infrastruttura inaugurata nel 2016 dall’allora sindaco Enzo Bianco. Il finanziamento però, trascorsi più di tre anni, non è stato ancora speso. Nonostante, come più volte assicurato da Palazzo degli elefanti, tutti gli incartamenti siano da tempo sui tavoli degli uffici regionali. 

«Attendiamo il perfezionamento del decreto della Regione», ripete a MeridioNews il dirigente della Mobilità del Comune di Catania Mario Monica. «Non dovrebbero esserci problemi – aggiunge – e proprio in questi giorni potremmo avere delle novità a riguardo». Il via libera definito sembra cosa fatta, con dei ritardi da attribuire a burocrazia e pandemia. A luglio dello scorso anno era stato l’assessore alla Mobilità Giuseppe Arcidiacono ad annunciare «l’inizio dei lavori in tempi brevi». Il progetto prevede una nuova verniciatura anti-scivolo, chiamata a sostituire quella blu attuale. C’è poi il nodo dei cordoli bianco-rossi, che per mesi sono stati oggetto di dibattito pubblico cittadino. Spesso spostati a causa di urti, incidenti e rappresaglie, in un primo momento, dei parcheggiatori abusivi. L’istallazione dei cordoli, separati gli uni dagli altri, non ha convinto nemmeno la ditta produttrice, come sottolineato senza giri di parole a MeridioNews. Al loro posto dovrebbe essere istallato un cordolo unico. Nel progetto è prevista anche una nuova segnaletica e una maggiore attenzione al nodo sicurezza per due dei punti più pericolosi dell’infrastruttura: la rampa d’uscita da piazza Mancini Battaglia, un tempo protetta da dei paletti in ferro poi distrutti dagli incidenti e mai sostituiti, e lo svincolo di via Marittima nei pressi della garitta spagnola. 

La ciclabile del lungomare, già costata 196mila euro, è tappa fissa degli appassionati di bici. Il numero di mezzi a due ruote che la percorrono è cresciuto sensibilmente negli anni e adesso un ulteriore input potrebbe arrivare dal nuovo servizio di bike-sharing a pedalata assistita di Amt inaugurato ieri. Un progetto che si integra con quello del car sharing inaugurato a giugno 2020. Da ieri sono operative cinque ciclo stazioni: in piazza Stesicoro, all’inizio della ciclabile del lungomare nei pressi di piazza Europa, in piazza Roma all’ingresso della villa Bellini, una alla stazione centrale e l’ultima in piazza Alcalà. Il servizio costa 25 euro con un abbonamento annuale e vale per l’utilizzo di macchina e bici con i primi 30 minuti gratuiti. 

Nei piani del Comune di Catania c’è pure il completamento della rete ciclabile con 60 chilometri da mettere a disposizione delle biciclette. Attualmente quelli disponibili sono meno di 20, anche considerando le linee preferenziali degli autobus urbani. Il progetto prevede un collegamento stabile e sicuro tra Librino e l’aeroporto Fontanarossa e tra il lungomare e l’area centrale. Attualmente bisogna percorrere una rete spezzata con progetti, come quello nella periferia Sud, che rischiano già di essere inghiottiti dal degrado


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