Muos, il Tar respinge il ricorso della Difesa Crocetta annuncia un disegno di legge

Regione e attivisti uno, Ministero della Difesa e Usa zero. Il Tar di Palermo ha respinto il ricorso presentato dal Ministero contro la revoca delle autorizzazioni per la realizzazione del Muos di Niscemi, decisa dal governo Crocetta lo scorso marzo. «E’ una grande vittoria, non è una notizia da niente. Evidentemente le nostre motivazioni erano fondate». Il governatore della Sicilia ha commentato così a caldo la notizia. Mentre a Niscemi caroselli di auto e bandiere No Muos hanno invaso le strade. Col pullman del comitato delle mamme, di ritorno da Palermo, che ha festeggiato a colpi di clacson e il coro: «Abbiamo vinto».

Un responso che tutte le parti in causa aspettavano con ansia, dopo il doppio slittamento del 10 maggio e del 6 giugno. Soddisfatti gli attivisti che dalla pagina Facebook del presidio permanente esultano: «Una battaglia l’abbiamo vinta, il cantiere resta fermo», ma promettono di non abbassare la guardia. «Vinceremo anche la guerra, smantelleremo la base Usa pezzo per pezzo. Speriamo – concludono – di non vedere operai lavorare nel cantiere Muos, nel caso siamo autorizzati dal Tar ad attuare un blocco legale totale della base». Anche Massimo Zucchetti, docente del Politecnico di Torino e consulente del Politecnico di Niscemi, affida al popolare social network la sua reazione: «Il Muos resta revocato ed il cantiere è abusivo, uno a zero e palla al centro. I coloni siculi hanno buttato a mare la nave americana col the».

La Regione aveva iniziato l’iter per la revoca delle autorizzazioni lo scorso gennaio, dopo il passaggio della gru che avrebbe dovuto alzare le parabole e le violenti cariche contro gli attivisti che hanno cercato di impedirne il passaggio. Una procedura che è andata avanti fino alla revoca definitiva, avvenuta il 29 marzo. Un mese dopo, l’Avvocatura di Stato, per conto del Ministero della Difesa, ha impugnato la decisione davanti al tribunale amministrativo. Oggi la decisione: la revoca è legittima. «Questo – ha sottolineato Crocetta – mi dà più forza anche in vista dell’incontro previsto più tardi con l’ambasciatore americano. Questa vicenda l’ho affrontata con coraggio, fin dall’inizio e non è stato facile. Mi sono trovato contro gli Stati Uniti d America e lo Stato italiano». Quindi annuncia una novità, che, a suo dire, potrebbe essere risolutiva della vicenda: «Sul Muos abbiamo un disegno di legge quasi pronto e questa cosa ci consentirà di risolvere normativamente la questione».  Il Tar di Palermo nelle prossime settimane dovrebbe tornare sull’argomento per esprimersi sull’altro ricorso del Ministero sul merito della realizzazione dell’impianto Usa e sulla richiesta di risarcimento – 25mila dollari per ogni giorno di stop dei lavori – della Difesa nei confronti della Regione Sicilia.

Nei giorni scorsi era stato reso noto il parere del perito Marcello D’Amore, docente dell’università La Sapienza di Roma, realizzato su incarico del Tar di Palermo, che ha nominato l’ateneo romano come perito super partes. Analisi da cui emergono due punti chiave: tutti gli studi effettuati fino ad ora sono incompleti e le misurazioni fatte negli ultimi anni dall’Arpa Sicilia sulle antenne di contrada Ulmo sono risultate in numerosi casi superiori ai limiti di legge. Secondo il docente, inoltre, «il campo elettromagnetico irradiato dal Muos può produrre effetti biologici sulle persone esposte; interferenze elettromagnetiche in apparecchiature elettroniche, strutture aeroportuali (in particolare l’aeroporto di Comisi) e aeromobili; effetti sulla biocenosi e sulla fauna del sito d’importanza Comunitaria Sughereta di Niscemi».

Il parere di D’Amore – che risulterebbe incongruente con i dati diffusi nelle ultime settimane dall’ambasciata statunitense (anche in occasione della visita dei giornalisti alla base in contrada Ulmo) e potrebbe riaprire la discussione sulla costruzione dell’impianto Usa nella cittadina nissena – inizialmente era stato preso in considerazione solo nell’ambito di uno dei tre procedimenti che pendono davanti al Tar di Palermo in merito alla vicenda del Muos: quello che riguarda il ricorso del Comune di Niscemi contro la Regione Sicilia per il rilascio delle autorizzazioni per la costruzione.

Ma stamattina l’analisi dell’ingegnere dell’ateneo romano è stata acquisita dai giudici anche per i due ricorsi presentati dal Ministero della Difesa che oggi aveva ribadito la sua ferma posizione: «L’Avvocatura di Stato ha reiterato la richiesta di sospensiva della revoca per proseguire i lavori senza però mettere in funzione l’antenna, con le parabole a terra», spiega l’avvocato degli attivisti Sebastiano Papandrea. Richiesta a cui però i legali del coordinamento dei comitati No Muos si sono opposti. «Non ha senso completare un impianto che in primo luogo non è autorizzato e che non dovevano neppure cominciare ad istallare, e in secondo luogo potrebbe dover essere totalmente smantellato».

Anche oggi un gruppo di mamme ha raggiunto la sede del Tribunale amministrativo palermitano per un sit-in. Mentre i rappresentanti del coordinamento dei comitati, insieme ai legali, hanno tenuto una conferenza stampa a Palermo in cui, oltre ad esporre quello di cui si è discusso davanti ai giudici, hanno illustrato il contenuto di una petizione lanciata da un gruppo di associazioni, all’indirizzo del Ministero dell’Interno, per chiedere il trasferimento del Prefetto e del Questore di Niscemi in merito ai «gravi atti repressivi perpretrati dalla polizia nei confronti degli attivisti No Muos», spiega Papandrea. In particolare, la lettera si riferisce agli episodi dello scorso 19 giugno, quando «gli attivisti che chiedevano di parlare con i giornalisti in visita all’interno della base di contrada Ulmo sono stati multati per blocco stradale con sanzioni che vanno da 2.500 a 10mila euro», sottolinea il legale, secondo cui si tratta di «uso illeggittimo del potere, che viola il diritto di manifestare liberamente» e annuncia che il documento sarà depositato a breve presso le autorità competenti.


Dalla stessa categoria

I più letti

Il Tribunale amministrativo di Palermo ha dato ragione alla Regione Sicilia: la revoca delle autorizzazioni per l'impianto Usa è legittima, il cantiere alla base statunitense rimarrà bloccato. Oggi i giudici hanno acquisito anche la relazione del docente de La Sapienza Marcello Amore, che sottolinea l'incompletezza delle analisi esistenti. Gli attivisti festeggiano, caroselli di auto a Niscemi e mamme di ritorno da Palermo in trionfo. Ma i comitati rilanciano: «Se i lavori continueranno, attueremo il blocco totale»

Il Tribunale amministrativo di Palermo ha dato ragione alla Regione Sicilia: la revoca delle autorizzazioni per l'impianto Usa è legittima, il cantiere alla base statunitense rimarrà bloccato. Oggi i giudici hanno acquisito anche la relazione del docente de La Sapienza Marcello Amore, che sottolinea l'incompletezza delle analisi esistenti. Gli attivisti festeggiano, caroselli di auto a Niscemi e mamme di ritorno da Palermo in trionfo. Ma i comitati rilanciano: «Se i lavori continueranno, attueremo il blocco totale»

Il Tribunale amministrativo di Palermo ha dato ragione alla Regione Sicilia: la revoca delle autorizzazioni per l'impianto Usa è legittima, il cantiere alla base statunitense rimarrà bloccato. Oggi i giudici hanno acquisito anche la relazione del docente de La Sapienza Marcello Amore, che sottolinea l'incompletezza delle analisi esistenti. Gli attivisti festeggiano, caroselli di auto a Niscemi e mamme di ritorno da Palermo in trionfo. Ma i comitati rilanciano: «Se i lavori continueranno, attueremo il blocco totale»

Il Tribunale amministrativo di Palermo ha dato ragione alla Regione Sicilia: la revoca delle autorizzazioni per l'impianto Usa è legittima, il cantiere alla base statunitense rimarrà bloccato. Oggi i giudici hanno acquisito anche la relazione del docente de La Sapienza Marcello Amore, che sottolinea l'incompletezza delle analisi esistenti. Gli attivisti festeggiano, caroselli di auto a Niscemi e mamme di ritorno da Palermo in trionfo. Ma i comitati rilanciano: «Se i lavori continueranno, attueremo il blocco totale»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]