Avevano fatto due richieste: far diventare l'aula consiliare sede del comitato contro le antenne satellitari Usa, e porre i sigilli al cantiere in mancanza di una valutazione ambientale. Questa mattina però i militanti, che dal 24 luglio occupano il Comune nisseno, hanno ricevuto una visita del primo cittadino, che in compagnia della polizia municipale ha intimato: «Nessuna trattativa finché occupate l'aula». Una «chiara richiesta di sgombero», secondo gli attivisti. Diffuso online un appello alla solidarietà con gli occupanti dal professore Massimo Zucchetti
Niscemi, aula consiliare a rischio sgombero I No Muos: «Il sindaco è venuto con i vigili»
Potrebbe essere sgomberata a breve l’aula consiliare del Comune di Niscemi, occupata dagli attivisti No Muos lo scorso 24 luglio. «Aspettavamo delle risposte dal sindaco, che questa mattina si è presentato con dei vigili urbani, dicendoci che “non c’è spazio per trattative“, finché occupiamo l’aula», racconta Fabio D’Alessandro, uno dei membri del comitato No Muos niscemese che, insieme agli altri militanti, ha interpretato il gesto come un «avviso di sgombero». La richiesta degli attivisti, nata all’indomani della manifestazione davanti alla base Usa del 9 agosto e rivolta al primo cittadino del comune nisseno Francesco La Rosa, e regolarmente protocollata ieri, è quella di «far diventare l’aula consiliare la sede in città del comitato No Muos. O che l’amministrazione ci indicasse un’altra aula da utilizzare», spiega D’Alessandro. La richiesta del sindaco, come spiegato in un post sul sito del coordinamento dei comitati No Muos, è stata motivata con la necessità di tenere, all’interno dell’aula, un consiglio comunale giorno 19 agosto. «L’amministrazione non ha risposto nemmeno alla nostra richiesta di porre i sigilli al cantiere, in quanto privo di Valutazione di impatto ambientale», conclude D’Alessandro.
Intanto all’interno della sede comunale di Niscemi ci sono almeno una ventina di persone. Presenze che aumentano di ora in ora, anche grazie ad un appello online lanciato dal professore Massimo Zucchetti, docente del Politecnico di Torino, uno degli esperti delegati nei mesi scorsi dalla Regione Sicilia, che ha prodotto una valutazione negativa dell’impatto delle onde elettromagnetiche generate dal Muos. «Il Comune di Niscemi occupato è sotto minaccia di sgombero. I resistenti si sono barricati dentro, e si sentono isolati. Non lasciamoli soli, né fisicamente né sulla rete. L’appello è alle autorità: qualunque soluzione deve essere non violenta e non imposta con la forza, altrimenti non sarà una soluzione», scrive Zucchetti. Ieri, intanto, un nuovo comitato No Muos è nato nel Comune di Barrafranca.
[Foto di NoMuos.info]