Acireale, Comune compra scacchiere per spazi pubblici Opposizione: «I fondi potevano essere utilizzati per altro»

Il tavolo su cui si muovono gli scacchi spesso è avvolto da un’atmosfera di silenzio per favorire la concentrazione utile alla mossa successiva. Tuttavia, ad Acireale, gli scacchi e il silenzio non vanno d’accordo. Finita la stagione estiva, l’amministrazione del Movimento 5 stelle guidata dal sindaco Stefano Alì ha deciso di destinare all’acquisto di alcune scacchiere una parte delle somme – 27mila euro – inviate dal governo a sostegno dei centri estivi diurni (i grest per bambini e adolescenti) che si svolgono nei vari Comuni della penisola. Una scelta mal digerita sia dai cittadini che da alcuni consiglieri di opposizione, che hanno avanzato le critiche, sia in Consiglio comunale che su diverse pagine Facebook. Dei 127mila euro previsti dal dipartimento della Famiglia, infatti, 100mila euro andranno distribuiti a quei centri estivi che a inizio estate hanno presentato un progetto. La restante parte servirà a favorire l’iniziativa che prevede azioni progettuali per sollecitare la pratica degli scacchi tra i ragazzi della fascia di età tra i 6 e i 17 anni. «Tavoli da scacchiera che saranno collocati negli spazi della villa Belvedere, nei parchi da gioco di via Tupparello e in via Macrì, nel quartiere di San Cosmo», come recita la delibera dello scorso 20 settembre con cui l’amministrazione spiega la volontà dell’iniziativa, che inoltre si pone di coinvolgere le associazioni scacchistiche del territorio, scuole e docenti.

Ma, se l’intento appare notevole, le perplessità di alcuni cittadini e da parte di qualche consigliere di opposizione sono diverse. A partire dalla modalità di predisporre i fondi ai centri diurni fino alla volontà di voler destinare le somme per le scacchiere. Uno dei consiglieri che ha contestato la scelta dell’amministrazione è stato Luciano Scalia. «Spendere questi soldi per ogni postazione invece che fornire servizi perché i centri possano essere attivi anche d’inverno – afferma il componente del gruppo misto – Solo perché noi avevamo avanzato perplessità, l’assessora alle politiche sociali Palmina Fraschilla ci ha definito “guitti”, che non è proprio una parola di cui andare fieri ed è molto offensiva». Secondo Scalia si poteva pensare di investire questo denaro sul recupero di piazze, parco giochi e sull’illuminazione. «So che i fondi devono essere spesi esclusivamente per determinate attività, ma secondo me c’erano altre soluzioni – continua Scalia – Non c’è una cultura diffusa degli scacchi in città. L’anno scorso sono stati spesi per i computer e nessuno ha detto nulla. Noi, come sempre, abbiamo proposte, per questa e altre iniziative, ma non veniamo mai ascoltati».

Palmina Fraschilla, vicesindaca e assessora alle Politiche sociali, difende la scelta portata avanti dall’amministrazione. «Noi abbiamo investito questi 27mila euro per realizzare un nostro centro estivo comunale – dichiara Fraschilla – Dove ci saranno anche i tavoli per gli scacchi, che saranno installati anche in altre zone della città. Con questi soldi ci occuperemo della posa dell’installazione delle scacchiere, riqualificheremo le aree dove verranno poste. Inoltre coinvolgeremo le associazioni di scacchi in modo tale da che sempre più ragazzi possano apprendere la disciplina». Per quanto riguarda la ripartizione dei 100mila euro da destinare a centri estivi diurni, che sono gestiti sia da enti clericali che da privati che richiedono un pagamento per l’iscrizione, il Comune quest’anno chiederà un rendiconto. «Tutti i centri dovranno dimostrare, attraverso le fatture, le cifre incassate e quelle spese: faremo i pagamenti sulla differenza che verrà fuori». Nei pagamenti da parte dell’amministrazione si terrà conto dei centri estivi che si sono occupati di bambini con disabilità. Chi beneficerà delle somme dovrà organizzare alcune attività anche durante il mese di dicembre. Tra le polemiche, ha fatto discutere anche il fatto che l’attuale assessore allo Sport Fabio Mangiagli circa due anni fa era presidente di un’associazione scacchistica in città. «Queste polemiche non hanno motivo di esistere – conclude Fraschilla – Partendo dal fatto che Mangiagli non ricopre più il ruolo di presidente di quella realtà ma, anche se lo fosse, non vedo perché non si potrebbe parlare di scacchi. Tutti sanno che possiamo utilizzare questi fondi per determinate attività. Gli scacchi favoriscono lo sviluppo cognitivo e sono per noi una disciplina importante. Ho sentito e letto diverse polemiche anche strumentali, ma noi andremo avanti».


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