San Cristoforo, folla di fan per Gianni Celeste Il blogger: «Un boato per Nu Latitante»

Alle 22, via del Principe è pronta. Di fronte al palco, posizionato in mezzo alla strada all’altezza di via Alcibiade, la folla è compatta. Più indietro, all’incrocio con via Villascabrosa, è attraversata dal traffico dei veicoli. Le moto, parcheggiate comodamente in mezzo alla confusione, formano una tripla fila di posti a sedere, con intere famiglie sedute sopra. Anche i balconi che danno sulla via, e un alto terrazzo dietro il palco che domina la scena, sono occupati.

Dopo aver sopportato due emergenti-spalla neomelodici in apertura, la folla aspetta Gianni Celeste. Quando spunta, maglietta scollata e calvizie matura ma portata con sobrietà, la folla esplode, come i fuochi d’artificio che con il loro fracasso coprono quasi per intero la prima canzone.

[youtube]http://youtu.be/1Cra-wLKsVw[/youtube]

Si mostra un po’ emozionato, Gianni, anche se questa è forse l’unica nota insincera della serata. Il pubblico infatti non è venuto qui per fare presenza o per inseguire un nome, ma per ascoltare le canzoni di Gianni Celeste, uno di loro. E’ il popolo di San Cristoforo che riempie via del Principe, il bar-pizzeria e la panineria che evidentemente, a giudicare dai ripetuti ringraziamenti rivolti loro dal palco, hanno tirato fuori i soldi per organizzare l’evento.

Pubblico eterogeneo per Gianni Celeste

Sono pochi gli infiltrati, non troppo difficili da identificare: macchine fotografiche alla mano, niente trucco, e uno sguardo tra lo scettico e l’interessato. E soprattutto, non cantano.
L’audio è terribile, rimpallato dalle strette pareti della strada. La chitarra ne esce ancora bene, una chitarra che sembra venuta fuori dagli anni d’oro del metal inglese. Non così le tastiere, cacofoniche, e la voce, a malapena comprensibile. Ma poco importa, tutti sanno quello che bisogna cantare, e Gianni li lascia fare spesso, puntando loro contro il microfono. E’ una partecipazione spontanea e trascinante, fa venir voglia di saperle, quelle parole, di amalgamarsi alla folla.

Gianni Celeste ha esperienza e carisma. Non batte ciglio quando il pubblico inizia ad arrampicarsi dalla parte posteriore del palco, occupandolo progressivamente, né si tira indietro di fronte alle dediche che gli vengono richieste di continuo: «da Maurizio a sua moglie» o «A due nostri amici che non ci sono più, e ci ascoltano dal cielo». E poi balla, suda, e da buon cantante d’opera neomelodica, lancia vocali modulate come il canto di un muezzin, sommerse dai riff di chitarra elettrica.

Per chi qui è venuto per la gente più che per la musica, la serata tocca l’apice quando Gianni fa uno strappo alla regola e canta una canzone che «di solito non metto mai in scaletta», ma che «qui, tra noi cresciuti tutti nel quartiere, nati nel quartiere» non poteva non fare: Nu Latitante.
Dedicandoli “ai nostri cari che vorrebbero essere qui con noi ma non possono”, Gianni canta i versi del povero latitante che non vive più, lontano dalla famiglia e dalla sua casa. Un boato accoglie dedica e canzone: evidentemente devono essere molti quelli in fuga, da queste parti.

[youtube]http://youtu.be/lE4chgXq9uI[/youtube]

A mezzanotte esatta, al semplice «ciao!» lanciato dall’idolo neomelodico che scompare dietro il palco, la folla volta le spalle e si disperde come un gregge spaventato, senza riservare ai musicisti un ultimo applauso e senza neanche aspettare che finisca la canzone. Quando si spengono le note, non c’è rimasto quasi più nessuno in strada. Anche volendo, un bis sarebbe impossibile. Ma forse è giusto così: perché recitare la solita ridicola commedia? Qui è tutto al naturale.

D’altronde, due ore di concerto sono tante e i bambini in braccio alle mamme, storditi dalla musica rimbombante, sono ormai sull’orlo dello sfinimento.

[Video, foto e testo dal blog “il grillo”, di Danilo Allegra]


Dalla stessa categoria

I più letti

Via del Principe è straripante di folla, che intona a squarciagola le sue canzoni. Sul palco lui, il più popolare cantante neomelodico etneo, «balla, suda, e lancia vocali modulate come il canto di un muezzin», combattendo contro la pessima amplificazione e le decine di persone arrampicate sul palco. A seguire l'evento musicale del 28 agosto è Danilo Allegra, autore del blog di divulgazione scientifica Biocomiche. Che, stavolta sul suo blog personale Il Grillo, racconta senza pregiudizi uno dei fenomeni della Catania popolare

Via del Principe è straripante di folla, che intona a squarciagola le sue canzoni. Sul palco lui, il più popolare cantante neomelodico etneo, «balla, suda, e lancia vocali modulate come il canto di un muezzin», combattendo contro la pessima amplificazione e le decine di persone arrampicate sul palco. A seguire l'evento musicale del 28 agosto è Danilo Allegra, autore del blog di divulgazione scientifica Biocomiche. Che, stavolta sul suo blog personale Il Grillo, racconta senza pregiudizi uno dei fenomeni della Catania popolare

Via del Principe è straripante di folla, che intona a squarciagola le sue canzoni. Sul palco lui, il più popolare cantante neomelodico etneo, «balla, suda, e lancia vocali modulate come il canto di un muezzin», combattendo contro la pessima amplificazione e le decine di persone arrampicate sul palco. A seguire l'evento musicale del 28 agosto è Danilo Allegra, autore del blog di divulgazione scientifica Biocomiche. Che, stavolta sul suo blog personale Il Grillo, racconta senza pregiudizi uno dei fenomeni della Catania popolare

Via del Principe è straripante di folla, che intona a squarciagola le sue canzoni. Sul palco lui, il più popolare cantante neomelodico etneo, «balla, suda, e lancia vocali modulate come il canto di un muezzin», combattendo contro la pessima amplificazione e le decine di persone arrampicate sul palco. A seguire l'evento musicale del 28 agosto è Danilo Allegra, autore del blog di divulgazione scientifica Biocomiche. Che, stavolta sul suo blog personale Il Grillo, racconta senza pregiudizi uno dei fenomeni della Catania popolare

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]