Teatro Stabile, domenica lo spettacolo Anima Mundi «Danza e gesti improvvisi come segno di vitalità»

Anima Mundi è il progetto multidisciplinare del Teatro Stabile di Catania che si svilupperà per tutto il mese di novembre attraverso spettacoli, laboratori, workshop e seminari. Lo spettacolo che dà il nome al progetto debutterà in prima nazionale domenica 6 novembre proprio alla sala Verga. La realizzazione, programmata inizialmente per la primavera del 2020 ma rimandato a causa della pandemia, è resa possibile grazie alla collaborazione con la Compagnia NeonTeatro, con i dipartimenti di Scienze politiche e di Scienze umanistiche e con il Cinap (Centro per l’integrazione attiva e partecipata) dell’Università di Catania.

Lo spettacolo Anima Mundi, con la regia di Monica Felloni e i testi a cura di Piero Ristagno, sarà in scena fino al 17 novembre. «Questa – spiega Piero Ristagno – dopo Ciatu e Invasioni è la terza composizione teatrale che completa il trittico della felicità umana. Trentadue anni dopo Giordano Bruno, nasce ad Amsterdam Baruch Spinoza. È nella sua vicenda umana e nel suo pensiero, coraggiosamente praticato, che NèonTeatro trova linfa per alimentare il proprio stupore e proporlo agli occhi degli spettatori. Anima Mundi è la danza ispirata del gesto imprevisto, dell’inciampare nel fonema che non risuona, è il canto corale dei corpi in scena che confermano la propria esistenza in vita. Potrebbe essere la vita ciò che chiamiamo anima. Uno spettacolo – continua – dedicato alla poesia, alla generosità della parola che smuove i corpi nella inconsueta forma che assumono in sogno».

Grazie ad Anima Mundi il teatro diventa veicolo di inclusione sociale dove lo straordinario non viene solo normalizzato, ma viene vissuto al cento per cento. Il progetto, nella sua visione più ampia, si propone di contribuire alla creazione di una società fondata sul rispetto dell’identità e della dignità della vita, con un approccio alla diversità centrato sulla relazione e sul benessere comune. A calcare il palco del teatro Stabile saranno Dario Conti, Emanuela Dei Pieri, Martina Di Prato, Teresa Fazio, Monica Felloni, Danilo Ferrari, Patrizia Fichera, Stefania Licciardello Anzalone, Angela Longo, Manuela Partanni, Matteo Platania, Dorotea Samperi e Francesca Sciatà. Coreografie di Alejandra Deza Moreno e Gaia Santuccio. A firmare le cartoline sarà Renzo Francabandiera. L’assistente tecnica sarà Ségolène Le Contellec, il light designer Francesco Noè e il tecnico arrampicatore e rigger Salvatore Pappalardo. Le riprese video saranno affidate a Jessica Hauf e Luca Di Prato, mentre il design visivo sarà a cura di Maurizio Leonardi.

Al lavoro che Felloni e Ristagno hanno portato avanti a Catania in questi anni, il dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università dedicherà, il 15 novembre, il seminario La grandezza di vivere. Per un sentiero artistico-educativo dif(f)orme, a cura di Stefania Rimini e Simona Scattina, con la partecipazione di Vito Minoia. Il dipartimento di Scienze Politiche, invece, ha programmato per il 12 novembre, il convegno dal titolo Dal teatro alla società: pedagogia, disabilità, marginalità e territori, a cura di Paolina Mulè, in cui una serie di attori sociali e istituzionali presenteranno gli esiti di iniziative che promuovono nel territorio in tema di teatro e marginalità.

Nel frattempo, nella nuova Sala Futura di via Macallè, il Teatro Stabile realizzerà altre attività in collaborazione con la Compagnia Berardi-Casolari, che fino al 6 novembre condurrà un laboratorio con persone non vedenti e ipovedenti, e il 7 novembre 2021 porterà in scena lo spettacolo I figli della frettolosa, primo della stagione Numero Zero nel nuovo spazio appena inaugurato.


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