Corso dei Martiri, incendio in una fossa «Il Comune ponga fine a questa indecenza»

Non è ancora chiaro da dove sia partito l’incendio che ieri notte si è sviluppato in una delle fosse ancora abitate lungo il corso dei Martiri di Catania. Ma di certo, per i vigili urbani etnei, si è trattato di un fatto accidentale. Scatenato forse a partire dai rifiuti, numerosi sui marciapiedi della zona, e poi divampato attraverso i cassonetti lungo il muro della fossa, fino a raggiungere la baraccopoli tra via Francesco Cilea e via Archimede. Che, dopo lo sgombero leggero attuato dalla vecchia amministrazione comunale in vista dei lavori di riqualificazione della zona, è tornata ad essere abitata da famiglie per lo più bulgare. Una situazione di stallo che continua sotto il sindaco Enzo Bianco.Eppure per Giuseppe Randelli, lettore di CTzen – che ha inviato alla nostra redazione le foto dell’incendio di ieri notte -, è necessario «sollecitare il Comune di Catania a porre fine a questa indecenza, che tra l’altro mette anche in pericolo la salute dei cittadini».

L’incendio è divampato ieri notte dopo la mezzanotte. Una telefonata avverte i vigili del fuoco i quali, pensando che fiamme abbiamo avvolto una palazzina di via Francesco Crispi, arrivano con una dotazione da emergenza abitatica: due autobotti e un’autoscala. Una volta sul posto, alle 00.17, la situazione appare sotto controllo, con un incendio scoppiato forse a causa dei cumuli di spazzatura lungo i marciapiedi. Le fiamme lambiscono i margini della fossa tra via Francesco Cilea e via Archimede e scendono in basso, coinvolgendo una baracca. Meno di un’ora dopo, all’1.25, l’incendio è spento e la squadra rientra.

Ma, per i residenti, resta la paura. Di un’emergenza sociale, ma anche igienico-sanitaria, che non accenna a risolversi. «Sottolineo che nell’ultima foto è ritratta una bombola che sarebbe potuta esplodere durante l’incendio», continua Randelli. Un pericolo, insieme ai problemi sempre presenti, tra cui il degrado della zona, specie di notte, le colonie di topi e il fetore dei cumuli di spazzatura che sale fino ai piani alti dei palazzi della zona.

«Non abbiamo finora incontrato i privati proprietari delle aree – spiegava Salvo Di Salvo, assessore all’Urbanistica, a poche settimane dall’insediamento – La realtà è che i lavori non sono mai partiti, non sono stati ancora presentati i progetti esecutivi, né alcuna richiesta di concessione edilizia. Sto studiando la convenzione firmata, ma corso dei Martiri non può essere considerato un caso isolato, va inserito in una visione complessiva della città». Una riqualificazione di cui si discute da anni, di cui è già stato presentato un master plan ai cittadini – con un viale pedonale e tanto verde, che dovrebbero avvicinare Catania a Barcellona – ma che, al momento, è ancora fermo.

[Foto di Giuseppe Randelli]


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Le fiamme sono divampate ieri notte, forse a partire dai cumuli di rifiuti lungo le strade, per poi addentrarsi verso la baraccopoli tra via Cilea e via Archimede. Ancora abitata, nonostante lo sgombero attuato dalla passata amministrazione in vista di un inizio dei lavori di riqualificazione che non è mai avvenuto. Una situazione «che tra l'altro mette anche in pericolo la salute dei cittadini», commenta Giuseppe Randelli, lettore di CTzen. Guarda le foto

Le fiamme sono divampate ieri notte, forse a partire dai cumuli di rifiuti lungo le strade, per poi addentrarsi verso la baraccopoli tra via Cilea e via Archimede. Ancora abitata, nonostante lo sgombero attuato dalla passata amministrazione in vista di un inizio dei lavori di riqualificazione che non è mai avvenuto. Una situazione «che tra l'altro mette anche in pericolo la salute dei cittadini», commenta Giuseppe Randelli, lettore di CTzen. Guarda le foto

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