Entro il 4 aprile si deciderà il futuro del Calcio Catania Ultimatum del tribunale sulla trattativa con Mancini

Il trasferimento del ramo d’azienda sportivo del Calcio Catania resta ancora in discussione, ma adesso la richiesta di arrivare a una svolta definitiva arriva direttamente dal tribunale. Nel pomeriggio di oggi dal palazzo di giustizia etneo è infatti arrivato un comunicato stampa, con cui si conferma innanzitutto la proroga dell’esercizio provvisorio fino al prossimo 19 aprile, com’era trapelato nei giorni scorsi.

Nella nota diramata si precisa però soprattutto l’intento di chiudere quanto prima la vicenda legata alla trattativa che va avanti ormai da settimane, per il passaggio dell’asset sportivo del club etneo nelle mani di Benedetto Mancini. Il tribunale ha così dato notizia di aver fissato il termine del 4 aprile per la ricezione di una relazione dei curatori fallimentari della società rossazzurra «su quanto da questi evidenziato», riferendosi probabilmente anche alle problematiche sorte negli ultimi giorni al momento della firma del rogito notarile da parte dell’imprenditore romano.

Le garanzie presentate da Mancini non sarebbero state infatti in linea con quanto richiesto dal bando che si è chiuso lo scorso 15 marzo e che lo aveva visto come unico partecipante con la sua FC Catania 1946 srl, con un’offerta d’acquisto di 500mila euro cauzionata con 125mila euro versati al momento della presentazione della proposta e i restanti 375mila da garantire in occasione del rogito, già rinviato almeno tre volte negli ultimi sette giorni.

Tra le richieste del tribunale anche quella legata all’opportunità di valutare se si potrà procedere pure alla sigla dello stesso atto sempre entro il 4 aprile, accompagnata da un «ove possibile» che lascia naturalmente aperta la porta ad un eventuale nulla di fatto. Solo ieri sera lo stesso Mancini aveva chiarito attraverso la pagina Facebook della FC Catania 1946 di aver risolto i problemi dei giorni scorsi, precisando di avere incontrato nelle ore precedenti i curatori fallimentari della società rossazzurra, che a questo punto sono chiamati a dare il là alla chiusura di questa vicenda entro le prossime 72 ore, in un modo o nell’altro. Ancora attesa e ansia quindi sia per i tifosi del Catania che per la squadra di Francesco Baldini, che domenica scenderà in campo a Potenza per una sfida di campionato che si preannuncia, ancora una volta, suscettibile dell’influenza di quanto accade fuori dal rettangolo di gioco.

Aggiornamento delle 19.00 dell’1 aprile 2022

In merito alla vicenda legata al Calcio Catania il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli dichiara: “Il primo pensiero va ai tifosi nella Citta’ di Catania, in tutta Italia e nel mondo. C’è in gioco la storia di un grande club del calcio professionistico, un patrimonio importante del calcio italiano. Con rispetto stiamo seguendo il lavoro del tribunale fallimentare di Catania e della curatela fallimentare. Non nascondo che lo stillicidio di notizie che si susseguono ci crei enormi problemi, in particolare nel momento in cui il campionato va verso la fase finale”.

Il presidente continua: “Voglio subito ricordare che, riguardo alla questione Catania Calcio, il contatto tra il sottoscritto e il presidente Gravina è continuo, logicamente ci siamo sentiti e confrontati nell’odierna giornata. Non so se il passaggio davanti al Tribunale fallimentare di Catania sarà onorato, ai fini della concessione da parte della FIGC del titolo sportivo il percorso non sarebbe comunque finito, poiché sarà necessario garantire i requisiti di onorabilità e sostenibilità finanziaria alla FIGC, oltre al pagamento del debito sportivo stimato in circa tre milioni di euro o alla garanzia fideiussoria sullo stesso. Sono stato in silenzio, in queste settimane, sulla vicenda Catania perché era giusto attendere lasciando lavorare la curatela fallimentare. Tuttavia, ho esercitato una continua interlocuzione con chi aveva il compito di agire. Così come, con rispetto, partecipazione e rigore, ho seguito la encomiabile attività sportiva della squadra, dei tecnici, del personale addetto. La vicenda dolorosa che il Catania calcio sta vivendo è figlia di una responsabilità netta relativa alla conduzione di questi anni, di passaggi compiuti per il salvataggio che andavano meglio ponderati, di impegni di intervento che non si sono concretizzati. Questa storia è stata segnata anche dalle normative fiscali derivanti dalla tragedia COVID, se non si fosse potuto usufruire di queste ultime, probabilmente il club Catania non si sarebbe potuto iscrivere al campionato 2021-2022”.


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