Comunali, le venti sfide all’orizzonte in provincia di Catania In tanti cercano il bis. Fari puntati su Paternò e Aci Catena

Venti Comuni al voto in un territorio provinciale che ne mette insieme 58. Sono quelli chiamati alle urne per le amministrative 2022 nel Catanese. Un elenco che comprende il quarto Comune per numero di abitanti – Paternò con 45mila – ma anche uno dei più piccoli, ossia Raddusa, realtà che mette insieme secondo i dati Istat 2021 appena 2875 persone. Inevitabile come a livello politico frantumazioni e divisioni di partiti e schieramenti possano riflettersi sulle regionali. La sfida più attesa è proprio quella già entrata nel vivo a Paternò. L’uscente Nino Naso si ricandida a caccia del bis. Gli altri sfidanti sono Alfio Virgolini, ex democratico poi vicino alle posizioni dell’ex governatore Raffaele Lombardo, recentemente ha aderito a Fratelli d’Italia. A sostegno della sua candidatura c’è il deputato regionale Gaetano Galvagno, con quest’ultimo che ha già ufficializzato la ricandidatura per uno scranno a palazzo dei Normanni con i manifesti affissi e sparsi per il territorio. Con Virgolini anche Diventerà Bellissima, il movimento politico del presidente della Regione Nello Musumeci, e un pezzo di Forza Italia che fa riferimento all’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone. L’avvocata Maria Grazia Pannitteri è invece la candidata del centrosinistra con la coalizione Partito democratico – Movimento 5 stelle. Infine c’è Franco Crupi, espressione dei movimenti indipendentisti siciliani e volto noto dei Forconi.

Anche ad Aci Catena c’è un sindaco uscente che cerca di ottenere il mandato bis. Si tratta di Nello Oliveri, sostenuto da Diventerà Belissima e dagli ex grillini passati ad Attiva Sicilia. Dovrà vedersela con Margherita Ferro, che punta a diventare la prima sindaca della cittadina acese. Consigliera di Parità di genere alla Regione Siciliana è storicamente vicina all’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo di cui è stata assessora alla provincia di Catania. Gli altri candidati sono l’ex vicesindaco Giovanni Grasso, quando a guidare la città era ancora Ascenzio Maesano, e infine Giuseppe Aleo. Possibile anche un quinto nome come quello di Agostino Imondi del movimento Siciliano d’azione. 

Nel calatino da tenere d’occhio le amministrative a Palagonia e Scordia. Nel primo Comune il sindaco uscente, Salvatore Astuti, cercherà il secondo mandato. Gli ultimi cinque anni a Palagonia sono stati particolarmente tribolati con tanto di arresto per omicidio per l’assessore Antonino Ardizzone. Il centrosinistra sostiene Agnese Campisi, al momento appoggiata da tre liste: Dipende da Noi, Palagonia Bene Comune e Cambia Palagonia. Con la candidata anche il Pd e Sinistra Italiana e l’ex sindaco Valerio Marletta. L’altro candidato è l’ex deputato Ars autonomista e medico Franco Calanducci, che in passato ha già indossato la fascia tricolore. Chiude il quartetto Salvo Filetti di professione odontoiatra. A Scordia caccia al secondo mandato per il sindaco uscente Franco Barchitta. Per lui è la quinta candidatura alla carica di primo cittadino. A sfidarlo Ignazio Gravina, sostenuto da Partito Democratico e Movimento 5 stelle. Candidato pure l’ex sindaco Salvatore Milluzzo, sostenuto dalle liste Democratici per Scordia e Scordia Bene Comune. Per il centrodestra c’è Giovanna Catalano, sostenuta dalle liste Cambiamo Scordia e Scordia nel Cuore. Con lei il vice presidente del Consiglio Gianluca D’agosta, la consigliera Luisa Minissale, il consigliere Giuseppe Clemenza e l’ex assessore al Bilancio Giuseppe Cataldo.

Nella cittadina medievale di Randazzo certa le candidature di Nino Grillo. Quest’ultimo ci aveva già provato nel 2018 e nel suo passato c’è una lunga esperienza in Consiglio comunale anche con il ruolo di presidente dell’assise cittadina. In corsa anche il sindaco uscente Francesco Sgroi, che verrà sostenuto anche dal consigliere comunale Gianluca Anzalone, dato a fine marzo come possibile terzo candidato a sindaco dopo un appello di Sinistra Italiana. Ancora da chiarire il quado a Sant’Agata Li Battiati, Comune in cui si ricandiderà il sindaco uscente Marco Nunzio Rubino.

Ufficiale a Linguaglossa, amministrata dal sindaco di Fratelli d’Italia Salvatore Puglisi, la candidatura di Salvatore Raiti con la lista Per Linguaglossa. Raiti nel 2001 venne eletto all’assemblea regionale siciliana con l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Stesso partito che dal 2006 al 2008 gli ha permesso di occupare uno scranno da parlamentare nazionale. Successivamente è passato al Partito Democratico e a Scelta Civica, partito ormai dissolto ma fondato nel 2013 dall’ex presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti. In campo anche Luca Stagnitta, avvocato che si candido perdendo nel 2012 e il cui padre fu primo cittadino fra il 2002 e il 2007, e Salvatore Malfitana. A Fiumefreddo di Sicilia Fiumefreddo di Sicilia si ricandida Sebastiano Nucifora. Lo sfidano Angelo Torrisi e Claudio Fiume.

Si ritorna a cinque anni fa ad Aci Bonaccorsi. Cittadina in cui ricandida il sindaco uscente Vito Di Mauro e a sfidarlo e il consigliere comunale Salvatore Tomarchio, dirigente classe 1992 della società privata di vigilanza Sicilia Police. Tomarchio ci aveva già provato alla precedente tornata fermandosi però al 46,83 per cento dei voti. Al momento sono tre i candidati a sindaco a Santa Maria di Licodia. Si tratta di Gabriele Gurgone, assessore con un passato da presidente del Consiglio, Giovanni Trischitta e Giovanni Buttò anche quest’ultimi ex vertici dell’assise cittadina. A Nicolosi Nino Borzì, ex sindaco, sfida Alfio Cavallaro e il primo cittadino uscente Angelo Pulvirenti. Gli altri Comuni in cui si voterà sono Castiglione di SiciliaLicodia EubeaManiace che è il Comune più giovane e viene da un periodo di commissariamento per infiltrazioni mafiose, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, in cui si ricandida il sindaco uscente del centrosinistra Giovanni Burtone, Mirabella Imbaccari, Raddusa, San Michele di Ganzaria e Vizzini. 


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