Palchi DiVersi: una rassegna teatrale da non perdere

Nell’indiscriminato trionfo della commedia dialettale autoprodotta che pare caratterizzare, con rare eccezioni (mi riferisco soprattutto al Loft di Comiso), la vita teatrale della nostra provincia iblea, la rassegna Palchi DiVersi costituisce, già dall’anno scorso, un’isola felice. Rivolta, per necessità di cose (i pochi posti a sedere del teatrino di Palazzo Donnafugata) agli happy few, che però faranno bene ad approfittarne, a non farsi sfuggire spettacoli che si annunciano interessanti, coraggiosi, di qualità.

Iblalab deve confessare, contrito, di arrivare in ritardo a segnalare la rassegna, che è iniziata il 4 novembre con uno spettacolo, l’autoironico L’attrice, scritto e recitato da Federica Bisegna che, insieme a Vittorio Bonaccorso, è l’anima dell’associazione culturale G.O.D.O.T. che organizza il cartellone: facciamo però in tempo a parlare del secondo spettacolo in programma, Sonata a quattro piedi di Laura Kibel, in scena il 25 e 26 novembre (diciamo subito che ogni spettacolo della rassegna ha tre repliche: il primo giorno alle 21, il secondo giorno alle 18 e alle 21). Si tratta della nuova messa in scena della Kibel, specialista di un originalissimo teatro “podalico”, già apprezzata a Ragusa, dove ritorna in compagnia della sua allieva Veronica Gonzalez, per divertirci con le sue coreografie rivolte a grandi e piccini.

Il 9 e 10 dicembre toccherà al Piccolo Teatro di Catania, diretto da Gianni Salvo, con un Lasciatemi divertire che prevede interazione col pubblico, all’insegna di un divertissement colto di cui si sente assai il bisogno: e il motto palazzeschiano è probabilmente la sigla unificante di una stagione che, pur non rinunciando a testi di grande impegno drammatico e civile (Dorfman, Sartre), esibisce gioiosamente il filo conduttore dell’ironia.

In piene vacanze di Natale ritorna, fuori programma, il 27 e 28 dicembre, Complici parole di languidi profumi, omaggio sui generis a Süskind all’insegna di un possibile “teatro olfattivo”. Il 13 e 14 gennaio andrà in scena Un prestigiatore molto mago che la musicologa Lina Maria Ugolini ha scritto apposta per Bisegna & Bonaccorso; per il 4 e 5 febbraio è previsto, altro fuori programma, un omaggio alla più grande “maschera” del Novecento, Charlot.

Il 10 e 11 febbraio è la volta di un classico di Sartre, A porte chiuse, nella rielaborazione e regia di Guido Turrisi della compagnia “Gli stravaganti”; sarà ancora il Piccolo Teatro di Catania a mettere in scena, dal 9 al 14 marzo (solo spettacoli serali) l’omaggio a Flaubert Processo a Madame Bovary, che prevede la partecipazione di lettrici volontarie e avvocatesse ragusane (si aspettano fin d’ora le iscrizioni).

Il clou della stagione è, probabilmente, dato dalla presenza (31 marzo e 1 aprile) di Lucia Poli, interprete di Patricia Highsmith: Brividi, che ci farà entrare, con l’ironia tipica della Poli, nel mondo da incubo della scrittrice americana. Non meno inquietante la piéce che il 21 e 22 aprile chiude la stagione: La morte e la fanciulla di Ariel Dorfman, l’autore cileno che già ha ispirato un bel film di Roman Polanski. Ancora prodotto da G.O.D.O.T., La morte e la fanciulla sarà senz’altro una bella occasione per una gran prova d’interprete di Bisegna & Bonaccorsi, oltre che un’ennesima possibilità di riflettere sul tema eterno della tortura e della violenza del potere.


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