Le avventure nel ‘tugurio’ linguistico: firma la petizione!

Due studentesse di Lingue, come tante, Silvia e Alessia, che in preda al
panico si ritrovano a sfogarsi su come il laboratorio linguistico della sede di
Catania non funzioni come dovrebbe. Ogni anno si ribadiscono le stesse
lamentele, ogni anno Step1 dà voce al problema… ma nessuno s’impegna a
risolverlo.

Il Vademecum della nostra Facoltà recita: “I curricula dei corsi di
laurea prevedono attività linguistico-formative finalizzate al consolidamento
della competenza scritta e orale delle lingue di studio”.

Come
possono obbligarci a fare qualcosa, se mancano strutture adatte per
farla?

Silvia:

«’Ah…! – mi ero detta – Stamattina non ho
nessuna lezione e finalmente ho il tempo di precipitarmi al laboratorio
linguistico per esercitarmi per la prova di fonetica inglese di lunedì! Perché
io, studentessa fuori sede, sono fuori della grazia di internet
naturalmente!’

Non l’avessi mai
detto…
Erano le dieci in punto e già il laboratorio era strapieno… La gente
si sveglia all’alba per venire; già alle otto, addirittura prima dell’arrivo del
tecnico, c’è la coda di studenti fuori le porte che magari sgranocchiano
qualcosa per fare colazione. Perché non mettere due tavolini fuori a questo
punto? Sembra quasi di essere dal medico: chi arriva prima entra… Le
prenotazioni diamine, ma non ci arrivano i “superiori”, mi chiedo. ‘Calmati – mi
dico – Non è il caso di alterarsi e di fare l’isterica.’
Mi accomodo in
una postazione delle prime due file libere, che…stranamente sono libere… strano,
chissà perché? Perché per l’estrema lentezza dei pc delle prime due file, quasi
non urlo a squarciagola!
Come ci si può esercitare se:
1. Il mio pc con
Windows 98 s’inceppa ogni tre secondi e va a 2Kb;
2. La mia cuffietta si
autodistrugge appena la poggio sulla mia testolina;
3. C è una tizia dietro
di me, che invece di sfruttare l’opportunità di utilizzare il pc decente della
sua postazione, che fa? Studia! Ma dico… perché non la sbattono fuori
almeno!
4. (non per fare la moralista, dato che qualche volta anch’io ne sono
stata colpevole) c’è gente che cazzeggia su internet e su messenger, quando ci
sono dei poveri crasti, per non dire disperati che hanno un bisogno sovrumano di
esercitarsi in lingua!
Manca il materiale di angloamericano sia on-line sia
nei pc del laboratorio!Se il corso si chiama anglo-americano e non inglese, ci
sarà un motivo, mica sono la stessa cosa!
Devo dire che le mie competenze
linguistiche non hanno subito grandi miglioramenti nelle ultime due ore…»

Alessia:

«Il programma di oggi era
questo: due ore di lezione di spagnolo, due ore di studio e per finire in
bellezza, lettorato di pomeriggio. Ma arrivata in aula, mi attende una bella
sorpresa: insieme agli altri 150 ragazzi almeno, che come me aspettavano
l’inizio della lezione, vengo a scoprire che invece, proprio in quell’aula,
 proprio a quell’ora, è stata organizzata una conferenza!
Idea geniale!
Potrei sfruttare queste due ore libere per guardare un film in laboratorio:
peccato che quest’idea l’abbiano avuta tutti gli altri 150 ragazzi… In ogni caso
mi precipito in aula 252 e subito perdo le speranze vedendo che tutti i posti
sono occupati, e c’è perfino la fila fuori. Aspetto… Passa un’ora e finalmente
si libera un posto! L’intenzione era quella di vedere un dvd, ma è
disponibile solo un lettore vhs.
Passi anche questa… Ma cosa vedono i miei
occhi? Due postazioni tv sono occupate da ragazzi che studiano, avevo voglia di
aspettare! Ma qualche controllo no, eh? Capisco che non ci siano abbastanza
posti nelle aule studio, però… Sorvoliamo anche stavolta.
Arrivata al posto
metto la cuffia audio, ma cosa scopro? E’ rotta, spezzata a metà… incollata con
lo scotch! E dando un’occhiata in giro, noto che altre quattro sono nelle stesse
condizioni. Riuscendo finalmente a procurarmene una funzionante, vedo un po’ di
quella preistorica cassetta, che però non mi è per nulla utile, dato che non ci
sono sottotitoli.»

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Solo 34 i posti disponibili nel laboratorio di Lingue, più una
pseudo-postazione con un pc perennemente guasto, 4 lettori dvd e 3
videoregistratori, 2 scaffali di vhs e dvd, delle fotocopie per gli studenti di
anglo-americano. Questo è il materiale di cui dovremmo disporre tutti:
matricole, studenti del secondo e del terzo anno.
Facendo un po’ di calcoli e
considerando che 15 ore ciascuno sono la quota minima da cui partire, è palese
che la situazione non è delle migliori.

Alle nostre domande, il tecnico responsabile del laboratorio, Dario Amato, si
sfoga dicendo: «Dopo le numerosissime lamentele, diverse volte mi sono
rivolto al Preside, addirittura mandandogli delle noiosissime relazioni,
ricevendo sempre la stessa risposta: finché non saranno gli studenti in prima
persona a mobilitarsi, non cambierà nulla
».

Molti dubbi ci assillano ancora: perché quest’anno non esistono più le
prenotazioni che fino l’anno scorso rendevano più ordinata la gestione
dell’attività? Perché i pc su cui dovremmo lavorare funzionano ancora con il
sistema Windows 98? Perché invece di studiare, molti tengono inutilmente i pc
occupati navigando tranquillamente o chattando su messenger? Perché il
laboratorio è aperto solo di mattina? Se potessimo utilizzarlo anche nel
pomeriggio, la situazione migliorerebbe.

Aggiunge il responsabile dell’aula: «Ragazze, purtroppo i problemi sono
fin troppi: le prenotazioni sono state abolite perché spesso non rispettate,
molti neanche si presentavano e comunque sia, avrebbero potuto svolgere solo
un’ora e mezza di attività alla volta. I locali spesso mancano, qui infatti nel
pomeriggio si svolgono i lettorati di lingua. Inoltre quest’aula dovrebbero
essere sia laboratorio linguistico, sia videoteca, sia internet point della
Facoltà
».

Ma per saperne di più siamo andate a bussare alla porta della stanza 130, il
responsabile dell’ufficio Area Didattica, Enzo Ierna, ci conferma i nostri
sospetti: «Fondamentalmente mancano le risorse economiche!» E così ci
zittisce. L’unico problema che sembra poter essere risolto a breve è quello
degli spazi: entro la fine di gennaio infatti, potranno essere utilizzate anche
le nuove aule che si affacciano sul cortile. Probabilmente ospiteranno una nuova
succursale del laboratorio linguistico, dato che quella di via Gisira, che
dispone esculsivamente di reti wireless, risulta decisamente fuori mano per
molti.

“Fanno spallucce” i nostri intervistati, sentendosi impotenti di fronte alle
nostre richieste, quindi mentre i lavori nella nostra Facoltà procedono,
aspettiamo risposte “dall’alto”. Intanto in calce all’articolo abbiamo inserito
un form per raccogliere le firme degli studenti che vorrebbero un
laboratorio più ampio, più organizzato, con materiale davvero utile e
aggiornato. Insomma un laboratorio che possa fregiarsi del “titolo” di
laboratorio linguistico e/o informatico. La lista degli utenti che firmeranno la
petizione on line sarà consegnata alla segreteria di Presidenza di
Lingue.

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line

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