Una radio in ogni università

Una radio in ogni università

 

Oggi sono 15 le esperienze in Italia ma stanno partendo altri progetti

 

Dai loro microfoni escono voci che si capiscono subito: giovani, per nulla impostate, il cui accento non lascia ombra di dubbio sulla provenienza dello speaker; alle volte imbarazzate perché cade la linea e l’ascoltatore non si riesce a recuperare o non si trovano le parole per porre rimedio a un imprevisto in diretta. Le radio universitarie godono di molta vitalità, hanno palinsesti in cui alla musica e ai programmi sulla vita d’ateneo si alternano una finestra aperta sul mondo e spesso una striscia informativa realizzata in collaborazione con un’agenzia di stampa come nel caso di Radio Luiss e Asca. Sono 15 le radio d’ateneo e, se gli ultimi progetti che sono stati pensati andranno in porto, presto diventeranno 20. O forse anche di più, grazie a «UnyOnair», il progetto ideato da Job24, Radio24 e il gruppo Sole 24 Ore in collaborazione con Heineken e Renault, che invita tutti gli atenei italiani a partecipare al network di radio universitarie dando vita alla loro emittente. Università italiane in onda, insomma. Ma non solo, anche in rete per scambiarsi idee e condividere progetti. Radio Luiss avviata in dicembre e Uniroma Radio nata in queste ultime settimane non sono che gli ultimi progetti di un panorama che ormai comprende un elenco di 15 nomi.

 

La pioniera è nata per gioco a Siena nel 1999 per iniziativa di Maurizio Boldrini, responsabile della comunicazione dell’ateneo. Le altre sono fiorite in poco tempo, alcune sono web radio, altre invece si appoggiano a radio locali. Nel 2005 è stata la volta di Fuori aula network a Verona, nel 2006 di Radio Zammù a Catania entrambe web radio, così come Radio 6023 del Piemonte orientale e Radio F2 dell’Università Federico II di Napoli. Basta andare sul sito e si possono ascoltare. Diversa l’esperienza di Fuoricorso a Trento che va in onda su Radio Dolomiti, Radio Frequenza di Teramo che trasmette su Radio Activity, Radio Campus villane di Foggia su Isoradio.

 

I progetti in corso non mancano. Alla Cattolica di Milano la radio potrebbe essere realizzata in collaborazione con l’alta scuola, di comunicazione, a Salerno con la scuola di giornalismo, a Pisa c’è una collaborazione avviata da tempo con un’emittente radiofonica locale, Radioflash, ma non una vera e propria radio universitaria, a Firenze gli studenti hanno sottoposto un progetto al rettore. Insomma il fermento intorno a un fenomeno che ha preso il via nei college americani all’inizio del secolo scorso non manca, così come l’entusiasmo dato dall’idea di poter sfruttare un mezzo di comunicazione tanto divertente quando efficace per informare su cosa succede all’università. Di questo fermento si sta facendo collettore UnyOnair. Per iscriversi e per tutte le informazioni dettagliate basta consultare il sito www.radio24.it, dove è possibile scaricare il bando e il modulo per la richiesta di adesione che potrà essere inviata fino al 16 marzo.

 

Il progetto vuole essere l’occasione per gli studenti di misurarsi con la realtà di una radio di professionisti e prevede la creazione di un vero e proprio laboratorio didattico formativo per ideare format e prodotti editoriali e acquisire competenze tecniche e manageriali. Alla fine del laboratorio di formazione, le radio universitarie faranno parte di un network nazionale che potrebbe essere l’occasione per un continuo scambio di contenuti ed esperienze. In particolare il progetto prevede, a partire da aprile 2007, un percorso di formazione in aula, con gli specialisti di settore di Radio 24 e gli esperti di Heineken e Renault, oltre a professionisti provenienti dalle più autorevoli realtà aziendali. Al periodo di formazione in aula ne seguirà uno di tutoraggio e assistenza “on demand” a distanza da parte degli specialisti di Radio 24 per tutte le attività di avvio, lancio e gestione del progetto. Per gli studenti più brillanti sono previsti periodi di tirocinio presso Radio 24 e i partner del progetto; inoltre un comitato di esperti valuterà le proposte di format da trasmettere all’interno del palinsesto di Radio 24 sull’intero territorio nazionale. In onda, ragazzi!

 

(articolo tratto dal quotidiano ‘Il sole 24 ore’ del 17/01/2007)


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