21 Dicembre

21 dicembre

Sono a casa da 3 giorni per le vacanze natalizie.
E’ strano quando torni dopo 3 mesi: non riconoscevo il pavimento di casa. Ho chiesto 3 volte a mia madre se aveva passato la cera o cose del genere. Non mi ricordavo quel colore! e al risveglio non sapevo da che lato del letto dovevo scendere. e dove stava la finestra?
Lascio immaginare il caos- valigie, con i vestiti estivi da lasciare, i libri per la tesi, i vari regalini per todo el mundo e i souvenir per me… avevo 18 chili oltre i 20 consentiti. Rischiava di costarmi quasi più del biglietto, ma alla fine sono riuscita a pagarne solo 5… 
Comunque, passate le prime ore di assestamento, la vita catanese è ripresa quasi da dove l’avevo interrotta. Rivedo amici e luoghi e mi sembra di averli visti ieri per l’ultima volta. Entro e esco di casa a ritmi forsennati e non ho ancora trovato il tempo di telefonare a molte persone.
Ma in realtà molte cose sono cambiate. Al portone del MediaLab trovo un cartello che dice “Siamo dentro. Bussate!”. La redazione di Step1 ha ormai un suo “ufficio” a cui è facile rivolgersi (sempre ammesso che sentano che qualcuno bussa!). Mio padre si è comprato la macchina nuova, anche se non ho fatto in tempo a vederla immacolata. L’ autobus che passa davanti casa mia ha cambiato nome: da 525 è diventato 925 e passa dalla via Etnea (cambio non indifferente).
In cambio il traffico, la difficoltà per parcheggiare e la via Etnea-sporca-di-domenica-sera è rimasta uguale. Solo che adesso ci faccio più caso, abituata come sono all’ordine e alla pulizia malaguena.

In queste vacanze mi ripropongo di arricchire il blog con alcune foto e con un pò di colore. Troverò il tempo?
S.

http://www.flingue.unict.it/flls_nucleus/silvia.php

16 dicembre

Mi sto trasferendo qui…

per ora beccatevi solo il link..

http://www.flingue.unict.it/flls_nucleus/silvia.php

spero che la pag si apra. E si può pure commentare!!! Facciamo passi da gigante…

S.

6 dicembre

Alle 13.30 di oggi esplode una bomba, di piccole potenzialità, in una centralissima via del centro. È uno dei 7 ordigni che ETA ha fatto esplodere all’unisono in 7 diverse città spagnole. Questi sommati ai 5 di venerdì a Madrid e a quello scoperto sabato nn mi ricordo dove…. fanno 13 bombe in 4 giorni.

Caspita! E che una sia scoppiata qui in città mi ha lasciato un po’ perplessa. Anche se, mentre scoppiava l’ordigno, io stavo tranquillamente a casa mia a cucinarmi una carbonara… mi sono resa conto vedendo il tg che ETA è (anche) qui, è un problema vero e presente. È parte della Spagna… e dato che io sono qui… ETA riguarda un pò anche me.

Azz… almeno fino ad ora hanno avuto la gentilezza di avvertire prima che esplodessero le bombe…

S.

 

3 dicembre

– un gruppo di ragazzi del corso di “comunicación audiovisual” della facoltà di comunicazione di qui, ha reso pubblico un filmato da loro stessi ripreso e montato. Sullo schermo, davanti ad increduli spettatori (studenti e prof) si alternavano le opinioni informali e decisamente critiche, anzi proprio negative!, rese da alcuni docenti (attraverso telecamere nascoste) sulla qualità della formazione offerta dalla facoltà in questione e scene porno (“per ridicolizzare”, hanno detto). Risultato: la prima pagina sul giornale (cartaceo!!) dell’Ateneo e la promessa di sanzioni disciplinari da parte del decano. Mi è tornato in mente un certo sondaggino di qualche mese fa…

– i mezzi di comunicazione e in particolare i giornali spagnoli hanno preso l’abitudine di abbreviare il nome di Zapatero con una semplice sigla: ZP. Un programma satirico oramai lo chiama così “señor ZetaPe”. In fondo l’abbreviazione ha un non so che di armonico al pronunciarla. Mi sono chiesta allora perchè in Italia non si fa lo stesso per il chilometrico cognome di Berlusconi. Semplice… ve lo immaginate Silvio abbreviato con BR???? ammettiamolo…stavolta avrebbe ragione!  (a parte il fatto che lo condividerebbe col nemico rosso Bertinotti!!)

Avrei altro da dire ma ho troppa fame… e devo ancora tornare a casa e cucinare!!

¡hasta luego!

S.

26 novembre

Anche Novembre è arrivato alla fine. Qui il tempo trascorre con un ritmo diverso. esserti accorta di aver vissuto un nuovo entresemana. Altre volte si rallenta tanto che non sai come riempirlo (magari studiando un pò di più… ma così non c’è poesia!). Ad ogni modo, tra un mese è già Natale ed è già casa.

 

Il mio internet point preferito ha chiuso. Fallito. Dopo quattro giorni di misteriosa chiusura ho trovato Julio dietro la saracinesca chiusa a metà: “Mucho gasto y poco sueldo” mi ha detto col suo accento argentino. Così, mestamente, mi ha restituito i miei 10 euro, mi ha stretto la mano e si è despedido con un: “encantado!”. Accidenti…lo avevo sotto casa! Senza perdermi d’animo, mi avvio alla ricerca di un sostituto. Ne trovo uno qualche traversa più in là. Entro. “¿Cuanto costa?”, “un euro l’ora” mi risponde una giovane signora, anche lei argentina. Ottimo. Capisco il fallimento di Julio. La concorrenza è spietata. Mi accomodo ad un pc. Ci metto un pò, ma alla fine riesco a sistemare (io!) le impostazioni di cuffia e microfono. La webcam funziona sola, almeno lei.

La tecnologia fa sì che il distacco non sia poi così forte. Zito e genitori sono contenti: mi vedono praticamente tutti i giorni, controllano se mi sono sciupata (??), come sono vestita, se ho le occhiaie, borse… insomma… ci si sente più vicini. Ed io controllo loro. Così sgamo mia sorella che si mette le mie cose, posso vedere se Luca tiene la barba lunga di quattro giorni, posso guardare in faccia mia mamma che mi chiede “ma quante coperte usi?” o “hai fatto la spesa/la lavatrice?” o ancora “quanto pesi?” e via dicendo….  Miracoli della tecnologia…

S.

19 novembre

L’ Ersu nn mi darà un centesimoooooooooooooooooooooooooo!! (pianto) Uffa! che rabbia!

S.

17 Novembre

Quest’aula di informatica è sempre più affollata. Sono le 11,20 e ho aspettato 20 minuti che si liberasse un pc e arrivasse il mio turno. E ci sono 40 pc…non 3 come una certa aula in una certa università!

Comunque… l’ultima curiosità spagnola riguarda il vestiario. La settimana scorsa sono andata dal famosissimo (qui) negozio Zara* e ho comprato un paio di pantaloni  más chulos… e ho scoperto che la mia taglia 42-44… qui diventa una 38-40!!! al primo paio di pantaloni ho pensato ad una caso, al secondo mi chiedevo “ma quanti chili ho perso???”, al terzo ho capito… in fondo sono soddisfazioni, no?

🙂

¡hasta luego!

S.

*secondo un’inchiesta dell UE, il marchio Zara e il marchio Big Brother sono gli unici ad essere completamente e puramente europei e ad essere anche presenti in tutti i paesi dell’unione. Tutto il resto è made USA… Per la spagna è un vanto dato che Zara è spagnolo per intero e il Big brother è acquisito dato che la società Telefonica possiede la Endemol che produce tutti i grandi fratelli d’europa….. Bo!

15 Novembre

E alla fine il freddo mi raggiunse… Malaga – Granada è un’ora e mezza scarsa di macchina, ma 10 gradi di differenza. Gonzalo ci aveva avvertito e io, rispettando il detto “chi più ne ha più ne metta”, ho messo (quasi) tutto quello che avevo contro il freddo dentro il mio bel borsone: maglioni, pantaloni pesanti, collanti, pigiamone, borsa dell’acqua calda………. ho usato quasi tutto! Il risultato è che la lotta-senza-medicinali che conduco da una settimana contro il raffreddamento continua a botte di latte caldo, fideo (la mia amata pastina la sera per cena…), e collo coperto. Ieri, lo sentivo! Ci è mancato poco alla febbre. Il termometro si è fermato ai 37º, la testa doleva un pò ma per ora vinco ancora io (anche se il vantaggio si riduce).

Granada è una città incantevole. I suoi palazzi, le sue strade,i mercati e i monumenti parlano di storia, di arte, di armonia tra culture diverse. La cattedrale, in cui sono sepolti i re cattolici, è a tre passi dal mercato arabo, la cui attrazione non sono tanto i negozi, pieni di drappi e oggetti arabeggianti, quanto i palazzi, che conservano le decorazioni originali dell’arte araba ai tempi della conquista. La stradine del quartiere arabo sono strettissime, passare con la macchina sembra un impresa ardua (non sono mancate le manovre…diciamo…complicate). E dal mirador, di notte, l’Alhambra illuminata offre uno spettacolo per cui parole o immagini come questa che ho trovato non saranno mai sufficenti. Unico neo… la città è fredda. La sierra nevada ci ha fatto il favore di non essere…nevada questo fine settimana, ma in fondo anche questo fa parte dell’incanto. Già me la immagino tra un mese questa città… le luci di natale, le decorazioni, le cornice bianca della sierra…

S.

10 Novembre

Riassunto della settimana: Madrid.

La capitale spagnola è veramente molto bella. In questo tiepido novembre Plaza Mayor, Plaza de España, la Gran Via, la Catedral e il Palacio Real non prendevano molto sole, ma conservavano il loro fascino. C’era il traffico caotico, le meravigliose linee metropolitane e gli spazi verdi tipici delle grandi capitali. E in fondo non è nemmeno molto costosa per noi poveri studentelli dipendenti dalla borsa erasmus.

L’ideale per distrarsi e perdersi un pò d’attualità: così mentre visitavo il museo del Prado, Bush veniva rieletto e, mentre guardavo la Guernica, non potevo chiedermi il perchè (gli americani…chi li capisce!). Ma ne valeva la pena! Proverò a recuperare…

Adesso che la mia settimana di vacanza è finita, riprendo la vita universitaria in questa città che si muove con una tale disinvoltura che è un piacere viverci. Non mi sembra di aver ancora parlato di malaga come città… Vamos a empezar: la prima caratteristica che mi è saltata agli occhi è che malaga è una città “dritta”. La si attraversa tutta seguando una stranda dritta e continua. Tutte le strade principali, parallele tra loro, sono larghissime (3 corsie per carreggiata) e lunghissime… km e km di palazzi di minimo 6 piani si susseguono da un lato all altro della città. Tutto questo facilita gli spostamenti, sia in auto che in autobus. Il traffico cè (eccome!) ma scorre più facilmente che a ct (che nn è difficile…però si nota). Il centro è abbastanza circoscritto, pulito e vivace. E inizia a vestirsi con gli abiti natalizi. C’è chi già coompra i primi regali!

 Le zone periferiche sono piene di tutti i servizi: banche, poste, centri medici, supermercati (cè un mercadona ogni 100 abitanti penso!). Per me che vivo da sempre a San Giorgio e alle porte di Librino, che ho visto queste zone un pò crescere e migliorarsi ma mai arrivare ad diventare quello che dovrebbero essere queste periferie cosi “a misura di cittadino” fanno invidia.

Le persone… bhè quelle essenzialmente ci somigliano. Non solo fisicamente (spesso vedo dei quasi-sosia di persone che conosco a ct) ma anche caratterialmente. Anche se cè molta più civiltà qui che a casa… ovunque… sugli autobus, in auto, nei luoghi pubblici.

I giovani… anche quelli sono uguali. Anche se usano meno il cell! Il tg di ieri diceva che il 92% degli adolescenti ha un telefonino. La verità è che qui si usa molto meno. A lezione lo spengono tutti, prof compresi (ricordo la Muñoz che ha il figlio con la febbre……..), nell’aula internet anche (io ce l ho acceso però;)), nei luoghi pubblici. Lo si tiene nella borsa e non appeso al collo. Quelli con la fotocamera non sono ancora molto diffusi. Inoltre costano meno!! Se passi da scheda a contratto te ne regalano uno a colori e con fotocamera… volevo approfittarne, dato che il mio inizia a fare le bizze, ma sono straniera e il contratto non posso farlo. Se ti iscrivi al programma dei punti te ne danno uno a colori con 30 euro… ho tentato anche qui ma per iscrivermi la mia scheda deva avere almeno 6 mesi… e ancora ne ha appena uno e mezzo! Niente da fare… per ora aspetto, anche se con 70 euro potrei averne qualcuno niente male… vi faccio sapere 🙂

¡hasta luego!

Silvia

ps: cè chi dice che sono troppo di parte quando scrivo il mio blog. In effetti esprimo sempre una parte…la mia. E continuerò a farlo con i toni moderati ed inoffensivi che ho usato fino ad ora. Chi ha qualcosa da ridire mi scriva: silvia_lore@hotmail.com

31 Ottobre – Shin Chan

Una delle più bella scoperte che ho fatto in questo primo mese a Malaga è stato…. Shin Chan.

personaggio amatissimo in giappone e molto famoso qui in Spagna, Shin Chan è un monello di 5 anni, ironico, pungente e talmente buono e simpatico che quando vede qualcuno triste subito gli fa vedere il suo bel culetto per tirarlo su! Ebbene si… come si può vedere da link http://www.publispain.com/shinchan/ alla tenera età di 2* anni (ah, la censura!) guardo ancora  con interesse i cartoni animati. Bisogna riconoscere che i disegni sono proprio brutti: teste enormi e sgorbie, gambe picolissime…ma a me ¡me encanta!

Io non l’ho mai visto in Italia, ma magari va in onda in qualche canale provinciale. Se così fosse, per favore, qualcuno me lo faccia sapere. Mi risparmierà la fatica di importarlo o scaricarlo da internet!! (e speriamo che il doppiaggio sia decente!!)

¡hasta luego! S.

ps: la prossima settimana ricevo visite importanti e me ne vado a madrid (alla faccia dei miei colleghi steppini)… quindi… ¡adios!

28 ottobre

Non esistono fotocopisterie che fotocopino libri per intero. In alcune si arriva ad un compromesso: se me le faccio io posso far tutte le fotocopie che mi pare (come a dire…”la responsabilità è tua..”). Inoltre le fotocopie costano meno che in Italia: all’università 3 centesimi con la carta ricaricabile. Nella copisteria vicino casa 0,024 centesimi.

Devo ancora capire se il mio tempo sprecato a fotocopiare libri, vale il risparmio che ne deriva… Ne riparliamo tra un paio di libri…

S.

27 Ottobre

Premios Príncipe de Asturias

Poichè la consegna dei “Premios Príncipe de Asturias” coincideva nell’orario con l’arrivo dell’aereo che portava a Málaga mia madre e mia sorella, non ho potuto darme cuenta personalmente dell’evento, trasmesso in diretta da TVE.
Mi sembra più giusto quindi lasciare dei link e limitarmi ad una striminzita introduzione.
Introduzione: la Fundación Príncipe de Asturias nasce nel 1980, con gli obiettivi di consolidare il rapporto tra il principato di Asturia (una regione della Spagna) e il Principe che ne porta il titolo (ovvero Felipe) e di contribuire alla promozione di quei valori scientifici, culturali e umanistici che sono patrimonio dell’umanità.(http://www.fpa.es/esp/fundacion/)
Quest’anno il Premio Príncipe de Asturias de Cooperación Internacional è andato al programma Erasmus dell’ Unione Europea, a cui è stato riconosciuto un ruolo chiave nella formazione delle coscienze dei giovani cittadini europei.
Copio da http://www.canalfpa.com/esp/galardonados/galardonado793.html: ” El jurado ha destacado la importancia de esta iniciativa a la que se considera uno de los proyectos de cooperación internacional más importantes de la historia de la Humanidad. Su nacimiento ha contribuido a elevar el nivel formativo, a promover la diversidad cultural y a la creación de lo que se ha dado en llamar la ciudadanía europea”
Vi segnalo anche questo articolo Viviane Reding: “Hablar otra lengua es poder vivir otra cultura” (http://www.canalfpa.com/esp/noticias/noticia137.html).
Il sito della Fundación http://www.fpa.es/esp/index.html
La pagina dedicata al progetto Erasmus http://www.fpa.es/esp/premios/galardones/galardonados/trayectorias/trayectoria793.html

Per i più interessati, la cronaca dell’ evento (con ampio spazio dedicato alle emozionanti parole del Principe rivolte alla moglie!)http://www.fpa.es/esp/salaprensa/noticias/noticia546.html

Infine cabe señalar que…il Premio Príncipe de Asturias de Letras, è andato ad un italiano Claudio Magris (http://www.fpa.es/esp/premios/galardones/galardonados/trayectorias/trayectoria785.html)
Questo è tutto per ora!
Hasta luego,S.

18 ottobre
tesi: la Spagna, per fortuna, è un paese democratico.
antitesi: la funzione di un monarca è quella di governare il suo regno.
sintesi: poichè la democrazia non permette ad un uomo solo di guidare un paese per tutta la sua vita, la funzione del re si è esaurita. L’istituzione monarchica è, quindi, inutile, obsoleta e buona solo a gastar dinero (sperperare soldi).
questo per il sillogismo perfetto di Eva, confessato davando alla tv e dopo una imprecazione tipo ¡matate! rivolta al principe Felipe.
avere una compañera de piso repubblicana è una fortuna che capita a pochi, soprattutto qui in andalusia, dove mancano i furori indipendentisti della cataluña e del país vasco. In generale, la famiglia reale è decisamente benvoluta, però devo ammettere che il ragionamento di Eva non fa un piega. Mantenere l’istituzione monarchica è assolutamente inutile da un punto di vista politico, dato che i poteri di cui gode il re sono pochi e per lo più non utilizzati. Bisogna però riconoscere la sua funzione rappresentativa (anche all’estero), il lavoro che il Re ha svolto nei primi anni di democrazia nel paese e la forza coesiva che il re esercita sulla popolazione.
Quanto mi incuriosisce questo paeseeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!

—–
La prossima settimana il principe Falipe in persona consegnerà il premio Principe de Asturias (che sarebbe lui)nientepocodimenoche…. al Programa Erasmus. Dal 1987, 17000 spagnoli sono partiti, grazie alla beca erasmus, verso 30 paesi. alcuni non sono più tornati (nel senso che si sono stabiliti nella città o paese di arrivo!!). El país Semanal di ieri ha dedicato un ampio articolo e la copertina alla Generación Erasmus. Vedró di scrivere qualcosa di piú approfondito.
Hasta luego. S.

 

13 ottobre 2004

Lo siento! ¡lo siento! si compie oggi la mia terza settimana di permanenza e non ho mantenuto la promessa…: aggiornare costantemente il mio blog! Ho scritto poco e quel poco si è in buona parte perso nel viaggio da me a voi (internet…croce e delizia…).
¿què hacer entonces?… recuperare…
proverò a fare un riassunto schematico ed esauriente della mia vita malagueña.
Ho passato la prima settimana buscando un piso (cercando casa)… ne ho viste tante fino a trovare quella che soddisfaceva (quasi) tutte le mie esigenze. Prezzo moderato (devo considerare che l’ersu non mi darà un centesimo!), un pò fuori dal centro, ma servita di tutto: autobus per tutte le direzioni a 30 secondi, internet point a 1 minuto, banca a 2 e supermercato a 3… non male… ¡està muy, muy bien!


mentre questa ricerca si compiva….inziavano le lezioni.
E a questo punto che ho scoperto le interessantissime CLASES PRACTICAS (LEZIONI PRATICHE). Qualcuno dovrebbe avere l’idea di inserirle anche nei nostri piani di studio… la formazione sarebbe molto più completa.
Esempio: curso de Tecnica del mensaje periodistico (Tecnica del pezzo giornalistico, o giù di lì). Due ore di teoria e due ore di pratica a settimana. Di pratica vera. davanti ad un mac ti trovi in una finestra una notizia stile Ansa e in un altra il menabò di una pagina di un cartaceo. La prof. ti indica in quale spazio devi scrivere e tu….SCRIVI IL PEZZO! la prof. ti da le indicazioni essenziali e tu scrivi… sono vivamente consigliati i dizionari, soprattutto per chi, come me, ha sempre qualche problema a scrivere in spagnolo sempre corretto. La pratica è obbligatoria e l’esame sarà anch’esso pratico. No sè si voy a aprobar (la prof non gode di buona fama) pero es cierto que voy a aprender mucho. Grandioso no?

—–

Adesso uno sguardo, assolutamente necessario secondo me, all’attualità del paese che mi ospita.
Queste prime settimane hanno già offerto uno spettacolo interessante, che offre parecchi spunti per la riflessione.
Accenno ad uno, che mi ha molto interessato. Lo esporrò in breve, sia per problemi di tempo, sia perchè avevo già scritto qualcosa che però è andato perduto e mi secca ripetermi…
Comunque… prendevo in considerazione due progetti di legge, presentati dal governo Zapatero (socialista per chi non lo sapesse). La prima è la riforma scoltastica: quello che mi ha colpito non è tanto la riforma in sè (si fanno gli stessi discorsi in Italia), quanto l’abolizione di un obbligo obsoleto, quello dell’insegnamento della religione Cattolica nelle scuole. Che io mi ricordi (ma non vorrei spararla) in Italia è facoltativa almeno da 15 anni (cioè da quando ho iniziato io la scuola…). Qui invece è ancora obbligatoria… questo paese iniziava a sembrarmi un pò troppo conservatore…
E invece no! ecco che due giorni dopo la mia visione si ribalta. Il governo presenta un progetto di legge che autorizza i matrimoni gay (se n’è parlato in italia???), equiparando queste unioni a quelle tradizionali, riconoscendo esattamente gli stessi diritti (e doveri), compreso quello di adottare bambini.
Questo si che è un calcio alla mentalità conservatrice della Chiesa (che, manco a dirlo, si è mostrata profondamente delusa). Il risultato, per me, è che non ho ancora capito che rapporto ha questo Stato con il Vaticano, e quanto la Chiesa influisce nella politica di questo paese. Ho ancora 5 mesi davanti, non cè fretta…
Gli spagnoli invece sembrano aver accettato senza troppi problemi il cambiamento. Anche se nella pratica questo sarà molto più difficile di quello che si pensa. Ne ho parlato con la mia compañera de piso (coinquilina): gli omosessuali sono pronti a creare una vera famiglia, la legge lo permetterà… ma la società saprà accettare senza discriminare? e i figli di coppie omosessuali vivranno veramente una vita normale o saranno emarginati? ma per sapere questo, avrei bisogno di vivere anni e anni qui…

Voy a clase (vado a lezione)

¡Hasta luego!
Silvia

nella prossima puntata: la mia compañera de piso è repubblicana!!! soggetto interessantissimo…

 

 

Malaga, 24 Settembre 2004

Credo che prima di iniziare un blog su un Erasmus  sia giusto dire cosa ci si aspetta da questa esperienza, cosa vogliamo che ci resti dentro negli anni.

Da parte mia, la risposta e’ abbastanza semplice: il mio “Erasmus” deve coincidere con “vita”. Voglio che tra 10 anni ancora mi ricordi come si vive in questa citta’ della Spagna del sud, quali sono i suoi meccanismi e le sue abitudini. Ci tengo anche  a sottolineare che la vita di cui parlo, non coincide esclusivamente con la sua famosa movida, con i locali aperti fino alle 7 e le discoteche di Torremolinos. Vivro’ anche quella naturalmente, ma sono molto piu’ curiosa della sua vita diurna, di cui in questi primi giorni sto osservando tutti i dettagli..

 

Ecco quello che ho imparato di Malaga in questi primi 3 giorni:

–          Se cerchi casa, devi guardare i pali delle luci e della segnaletica stradale: sono pieni dei piu’ svariati annunci “Se busca chica para compartir piso” “se imparten clases de…” “vendo piso…” “busco guitarra…”

–          che i bambini vanno a scuola tutti rigorosamente in divisa: gonna a pieghe per las niñas, pantaloni grigi per los niños. Sopra un camicetta, una maglietta e un cardigan con il simbolo della scuola.

–          Che guardando la televisione sembra di stare a casa, o quasi. Infatti se guardando ¡tu alla’! ritorvo Bonolis e i suoi pacchi, sembra impossibile trovare un telediario fuori dall’orario di comida.

–          Gli autobus sono di un altro pianeta: aria condizionata e controllo elettronico della tessera prepagata. E’ sufficente passarla su un lettore ottico, non importa da che lato, e…. tac… paghi la tua corsa.

–          Le strade sono piene di banche, mobilifici, parrucchieri e dentisti. Sto lavorando per scoprire se e’ solo una particolarita’ della mia zona.

–          Non esistono fontane!!

–          Ci sono persone che si spruzzano il tester dei profumi dei supermercati per deodorarsi

–          Che la sala internet dove mi trovo ora (che appartiene all’universita’) ha almeno 50 computers!!!!

 

Questo e’ tutto per ora. Hasta luego!

Silvia

 

 


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