Il principe azzurro si veste di rosa

“Prendi una donna,trattala male…….mandale rose e poesie….e stai sicuro che ti lascerà….”

Aveva forse ragione Marco Ferradini quando, nella sua celebre canzone “Teorema”, dipingeva la donna come un essere glaciale e l’uomo una povera vittima immolata per amore?

La domanda acquista una certa risonanza nell’epoca presente in cui gli storici ruoli del maschio cacciatore e della donna preda sembrano essersi invertiti.

Ma se il popolo femminile adulto può ancora vantarsi di avere al suo fianco un vero uomo (sarà poi vero?), la situazione sembra precipitare per le più giovani (salvo qualche rara eccezione). I ragazzi…! Li  vediamo nelle piazze o al tavolo di un bar colmare di tenerezze la loro dolce metà e regalare loro una rosa con gli occhi da pesce lesso.

Diversa la reazione delle partner. Alcune di loro rispondono con  un sorriso, altre con baci e gesti affettuosi e naturalmente non manca chi, difficilmente, riesce a mascherare l’imbarazzo per gli eccessivi slanci d’affetto, specialmente se manifestati in pubblico. Non mancano poi le poesie d’amore, le numerose telefonate giornaliere, le seratine “ingegnose” e la super sorpresa per il giorno di San Valentino.

Poi, un giorno, il fulmine a ciel sereno. La fanciulla debole, indifesa, bisognosa di affetto, tira fuori il suo doppio temibile pronunciando quelle terribili parole:”Non ti amo più. Meglio dare un taglio alla nostra storia”.

Quale sarà allora la reazione del sesso forte? Rabbia? Scenate furibonde? Niente di tutto questo. Ostentando tutta la sua disperazione in un arduo tentativo di convincimento, tenta di impietosire  e indurre alla riflessione la donna angelo che ha improvvisamente cambiato volto. La domanda è martellante: “Perché mi lascia se l’ho trattata sempre bene dimostrandole tutto il mio affetto?” La sindrome da pesce innamorato è in rapida diffusione.

Per saperne di più abbiamo rivolto alcune domande ad un campione di circa trenta persone. Le risposte sono state esemplari:

Carla, 22 anni dice:”Sono fidanzata da quasi due anni. Il nostro rapporto è abbastanza equo ma lui è di certo più accondiscendente e meno orgoglioso di me. E’ sempre lui a fare il primo passo quando litighiamo”

Giulia, 20 anni afferma: “Il mio ragazzo ha sempre molta pazienza con me… Non litighiamo spesso ma devo ammettere che è più suo che mio il merito di un rapporto sereno”

Marco, sorridendo: “nostro rapporto era già logoro ma ha preso lei la decisione risolutiva”

Cosa succede? I ragazzi si stanno forse “femminilizzando”? Indubbiamente in loro è presente quella sensibilità, pazienza e comprensione che spesso manca alle ragazze.

E’ chiaro. Il cliché dai tratti mondani ed edonistici sembra definitivamente tramontato come del resto le epoche in cui le ragazze sognavano la favola con il  principe azzurro. Libertà, indipendenza, autonomia sono prerogative tanto dei ragazzi quanto delle ragazze alle quali non manca di certo capacità e spirito di iniziativa.

Le strutture sociali sono ormai mutate. E’ la donna in carriera, sicura di sé, dominatrice della realtà che la circonda il nuovo modello dell’era moderna. Dinnanzi a tali capovolgimenti è lecito che l’uomo si chieda quale sia il segreto di un rapporto  stabile e duraturo. Difficile dare una risposta. La sfera sentimentale è talmente complessa che non esistono leggi immutabili, regole e punti di riferimento. Ai più giovani però non deve sfuggire un piccolo particolare: il ragazzo micio deve imparare a tirar fuori le unghia quando occorre affinché la magia non si trasformi in monotona routine.


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