Psicologia, il Tar ammette 38 studenti L’ordine: «Così non lavora più nessuno»

Il regolamento relativo al numero chiuso è inapplicabile a Scienze e tecniche psicologiche. Con questa motivazione il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha permesso l’iscrizione di 38 aspiranti studenti che non hanno superato il test di accesso al corso dell’ateneo di Catania. A sostenere il ricorso l’Unione degli universitari, che da anni ha avviato una campagna contro lo sbarramento. La decisione di seguire le vie legali è stata annunciata a settembre, pochi giorni dopo la conclusione della selezione e la pubblicazione delle graduatorie. Lo scorso 17 dicembre i giudici laziali hanno ammesso – «con riserva e in soprannumero» – gli allievi ricorrenti, in attesa del giudizio di merito che dovrebbe arrivare entro il 2016. 

Soddisfatti i referenti dell’Udu etneo. «Sono iniziate le procedure per le immatricolazioni, i ragazzi hanno già pagato le prime rate delle tasse – annuncia Giuseppe Campisi – Quella del Tar è una decisione che tutela un diritto fondamentale». Non è dello stesso parere l’ordine nazionale degli Psicologi. «Regolare l’accesso è una questione di buonsenso», sottolinea Fulvio Giardina, presidente dell’organismo di categoria e coordinatore anche di quello siciliano. «Ci sono centomila psicologi in Italia – precisa – è vero che la Costituzione prevede la libertà di accesso agli studi, ma garantisce anche l’accesso al lavoro». Secondo Giardina nel corso degli anni è stato attivato un numero eccessivo di corsi di laurea in Psicologia, portando a una saturazione del settore. «La domanda supera l’offerta e così non lavora più nessuno», dice. Per questo motivo l’ordine appoggia la linea sul numero chiuso tenuta da Unict. Una presa di posizione netta, che i componenti dell’Udu giudicano come una «grave ingerenza». 

Già a febbraio 2015 il Tar ha obbligato l’ateneo ad ammettere uno studente escluso, in una sentenza nella quale si definisce il numero chiuso una «eccezione rispetto alle ordinarie modalità di accesso alle università e non può essere istituito al di fuori delle ipotesi espressamente previste dalla legge». Pochi mesi dopo, a maggio, Unict ha comunicato la riapertura di numerosi corsi di laurea, ma tra questi non ha incluso proprio quello in Psicologia. Secondo i vertici universitari il numero programmato per Scienze e tecniche psicologiche «è stato avallato dal ministero, sulla base delle strutture e del numero di docenti a disposizione». «Non ci sono i termini per dover mantenere lo sbarramento», ribatte Campisi.

Sul fronte della vicenda, vista nella sua complessità, «è davvero assurdo continuare a difendere il diritto allo studio nelle aule dei tribunali», dice Giuseppe Campisi. Che propone a Unict di farsi portavoce di un processo di «inversione di tendenza» all’interno del ministero dell’Istruzione. «È arrivato il momento di ridiscutere l’accesso all’università». A lui fa eco Giovanni Timpanaro, delegato per il diritto allo studio dell’Udu: «Stiamo parlando di ragazzi poco più che ventenni che chiedono solo di poter studiare. Nessun privilegio ma solo un diritto: negarglielo è una delle più grandi contraddizioni dei nostri tempi».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]