Catania: molto rumore per nulla, Lucarelli resta L’allenatore confermato in panchina dopo il 5-0

Molto rumore per nulla, in casa Catania: i rumors che anticipavano un esonero ormai certo di Cristiano Lucarelli sono stati infatti clamorosamente smentiti. Pietro Lo Monaco, dopo avere incontrato il tecnico e la squadra ieri pomeriggio nel ritiro di Torre del Grifo, avrebbe dunque deciso di continuare con l’allenatore livornese, nonostante la pesante debacle rimediata domenica col Monopoli: un 5-0 che aveva fatto andare su tutte le furie l’amministratore delegato del club etneo, portandolo a due giorni di intensa riflessione sulla possibilità o meno di un cambiamento in panchina. La sconfitta in terra pugliese, infatti, era stata emblematica: la squadra era subito apparsa in balia degli avversari, non dando mai l’impressione di potere reagire alle reti subite.

Sembrava dunque che i giocatori avessero abbandonato il tecnico al proprio destino: un ammutinamento in piena regola, smentito però dall’incontro avuto ieri. Il Catania, comunque, avrebbe sondato molte altre strade per trovare una alternativa a Lucarelli: i nomi caldi erano quelli di Massimo Drago, Pasquale Padalino, Domenico Toscano e Vincenzo Torrente. Drago e Toscano, in particolare, erano sembrati quelli più vicini a sposare la causa rossazzurra: l’ostacolo per il primo, già ex calciatore del Catania negli anni ’90, era legato al contratto in essere con il Cesena; Toscano, ieri pomeriggio, pareva dunque essere a un passo dalla panchina degli etnei. Questo prima dell’incontro tra dirigenza e squadra che avrebbe ricomposto la situazione.

Toccherà dunque ancora a Lucarelli l’onere di risollevare le sorti di una squadra che, nonostante tutto, resta seconda in classifica, con cinque punti di vantaggio sul Trapani e sette di distacco da un Lecce che non sembra perdere mai colpi. Compito non semplice, dato che tra le altre cose bisognerà anche provare ad accantonare le schermaglie dialettiche che hanno accompagnato quest’ultimo periodo: «Se avessimo dovuto vincere 36 partite – aveva detto Lucarelli dopo il 2-2 tra Catania e Cosenza –  sicuramente ci manca qualche punto: se le aspettative erano invece ridare dignità al Catania e lottare fino alla fine, il discorso è diverso. C’è chi insulta pesantemente: gli articoli di giornale parlano solo di vincere e di fare pressione al Lecce. Se pensano che debba fare 108 punti possono anche esonerarmi». 

Parole che hanno innalzato il livello di tensione dentro e fuori la società: tifosi e addetti ai lavori non avevano gradito la schiettezza forse eccessiva dell’allenatore livornese, mentre lo stesso Lo Monaco aveva dichiarato che Lucarelli avrebbe parlato meno, dato che il tecnico «si fa sopraffare dalla tensione della partita». Adesso, però, occorre voltare pagina e dimenticare in fretta queste ultime settimane di nervosismo crescente. Sarebbe un errore, infatti, fare tabula rasa di quanto costruito finora: la classifica ci racconta di una squadra che ha pur vinto 15 partite in 25 incontri, col secondo miglior attacco della categoria. Ripartire dunque è necessario, facendo tesoro delle migliori espressioni di una squadra che ha la forza tecnica e tattica per dominare questo Girone C di Serie C.


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