Comune, consiglieri bacchettano assessori assenti in aula La seduta inizia tardi e finisce prima: manca numero legale

Come fosse un’appassionata serie a puntate, riprende l’ennesima seduta del Consiglio comunale di Catania convocata dal presidente Giuseppe Castiglione che vede come primi punti all’ordine del giorno i regolamenti per le occupazioni di suolo pubblico e dehors, per la gestione delle sponsorizzazioni e per la concessione del patrocinio. Per iniziare, però, si deve attendere proprio l’arrivo del presidente. È il consigliere Sebastiano Anastasi a provare a chiamarlo ma «ha il cellulare spento», dice stizzito a voce alta. E dall’orario d’inizio previsto per i lavori d’aula è già passata mezz’ora. Sulla poltrona più alta tra gli scranni si siede Lanfranco Zappalà. Si temporeggia ancora per diversi minuti, poi i colleghi vengono più volte «invitati a prendere posto» e si comincia, come sempre dall’appello. Ma manca il numero legale e si rinvia di un’ora.

Con ancora una decina di minuti di ritardo rispetto all’orario previsto, il Consiglio riprende con Castiglione seduto al suo posto. Con 19 presenti, per un pelo, si arriva al numero legale che consente di dare il via alla prima seduta con il nuovo regolamento. Dalla richiesta di riattivazione dei Caffè concerto alle criticità legale al dilagare degli ambulanti abusivi fino al capitolo rifiuti, che va dai problemi sulla raccolta differenziata all’allarme per il rischio di una nuova emergenza. Sono questi i temi principali sollevati dai consiglieri nel momento riservato alle loro comunicazioni. A tenere banco, però, è soprattutto il rimprovero per l’assenza degli assessori. In aula, infatti, ci sono soltanto il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi e l’assessora alle Attività produttive Viviana Lombardo. «Io mi aspetto la partecipazione di tutta la giunta», tuona il consigliere Giuseppe Gelsomino durante il suo intervento. «Arcidiacono non mi ricordo più nemmeno come è fatto in faccia – lamenta il rappresentante del gruppo Catania 2.0 – Trantino è assente e Cristaldi non lo vedo da almeno due mesi al punto che mi chiedo se rivesta ancora il suo ruolo». Che, oltre a quella per il Mare, ha anche la delega al Personale. «Soprattutto su questo avremmo il piacere di confrontarci con lui perché io – aggiunge – sono convinto che sulla disastrosa condizione del personale non abbia mai fatto nulla. Mi chiedo se alcuni non stiano solo aspettando la data del 9 giugno per dimettersi visto che li vedo già impegnati in campagna elettorale».

A rispondere, quando è il suo turno, è il sindaco facente funzioni: «Trantino era qui fino alle 20, poi è andato via ma di certo non si sottrae al confronto; Cristaldi invece oggi era impegnato con il funerale di una zia e ha già avvisato che nemmeno domani parteciperà alla giunta». Giustificazioni che Bonaccorsi fornisce prima di ricordare ai consiglieri che c’è differenza tra le comunicazioni e le interrogazioni (da porre per iscritto). «Per consuetudine – aggiunge – difficilmente si superano i due o al massimo tre assessori presenti per ogni seduta di Consiglio e dipendono dai temi all’ordine del giorno». Una considerazione fatta sulla base dell’esperienza empirica delle ultime amministrazioni che però non convince il consigliere Gelsomino che fa notare un particolare: «La città, prima d’ora, non ha mai dovuto fare i conti con un sindaco sospeso». E con tutte le conseguenze che ne derivano, su cui Bonaccorsi ci tiene a rassicurare tutti che «dal punto di vista amministrativo, niente è rimasto indietro». 

A turno, altri consiglieri mettono sul piatto diverse questioni. Il primo a chiedere di intervenire e a prendere la parola è Salvo Di Salvo e lo fa per chiedere la riattivazione dei Caffè concerto. Le manifestazioni che portano la musica dal vivo davanti ai locali del centro storico. «Oltre all’istanza per il rilascio del permesso di costruire, anche questo è un punto che sta creando diverse preoccupazioni in alcuni operatori della ristorazione. Temono – spiega – che, senza questo provvedimento, possa esserci il rischio di vedere compromessa anche questa stagione estiva post-Covid». In merito a questo Bonaccorsi assicura che si sta già valutando e che «se si può fare, nessuno si tirerà indietro». La parola passa poi al consigliere Luca Sangiorgio che solleva il fenomeno sempre più dilagante dell’abusivismo. «Con la polizia locale ridotta all’osso, suggerisco all’assessore Andrea Barresi (che ha la delega, ndr) di rafforzare il servizio antiabusivismo perché – sottolinea – la situazione in città è intollerabile soprattutto perché per la disparità di trattamento che ricade su chi rispetta le regole». 

La discussione passa poi alla questione dei rifiuti, affrontata dagli interventi di due consiglieri che vanno dal particolare al generale. Daniele Bottino informa l’aula e i rappresentanti dell’amministrazione sulle difficoltà per l’avvio del porta a porta (previsto per il 29 maggio, ndr) nel quartiere di Picanello-Ognina. «Molti residenti che stanno andando all’isola ecologica – fa presente – tornano a casa con materiale parziale o completamente a mani vuote. E questo sta già creando malessere». A rincarare la dose è Graziano Bonaccorsi che riferisce dell’avviso affisso fuori dalla discarica di Lentini: dal 27 al 31 maggio potrà riceve solo 900 tonnellate al giorno e poi soltanto 500. «Così si prospetta già l’inizio di una bellissima stagione estiva all’insegna della munnizza». Una questione che resta senza risposta perché, quando il sindaco facente funzioni prende la parola, il consigliere ha già lasciato l’aula. Infine un intervento lo merita pure la vera polemica che ha diviso in due la città, tra chi è pro e chi è controla strada scolastica sperimentale in via Carbone. «Chiedo all’amministrazione di non arretrare di un passo – prende posizione il consigliere Orazio Grasso – e, anzi, di continuare nell’ottica delle pedonalizzazioni che sarebbero un passo in avanti verso la civiltà». Intanto, mancano dieci minuti alle dieci quando la consigliera Paola Parisi chiede la verifica del numero legale che, come è già evidente dalle sedie rimaste vuote, non c’è. In aula sono rimasti solo in nove. Così non resta che dare appuntamento per la prossima puntata a domani. Stesso posto, stessa ora. 


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