Droga Italia-Albania, chiesti 18 anni per Moisi Habilaj Alla sbarra i trafficanti che rifornivano i clan mafiosi

Richieste di condanne esemplari. Sono quelle che la procura di Catania ha chiesto questa mattina per gli imputati del processo Rosa dei venti che hanno scelto il rito abbreviato. Tra questi c’è Moisi Habilaj, cugino dell’ex ministro dell’Interno albanese Saimir Tahiri. Per lui il magistrato Antonio Bonomo ha chiesto la pena più alta: 18 anni e otto mesi ma con la concessione delle attenuanti equivalenti. In carcere dalla fine del 2017 ha assistito a tutta l’udienza in silenzio, dietro le sbarre di un’aula del secondo piano del palazzo di giustizia di Catania. Fuori dalla porta una decina di familiari degli altri imputati. L’uomo è considerato dall’accusa al vertice di un cartello specializzato nell’importazione di marijuana dall’Albania.

Nell’elenco delle persone sotto processo ci sono anche i suoi presunti complici albanesi. Per Meridian Sulaj sono stati chiesti 12 anni e quattro mesi, mentre per Fatmir Minaj l’assoluzione. Nazer Seiti, considerato il cassiere, rischia sei anni. L’organizzazione, che in Albania avrebbe goduto di protezione da parte di alcuni pezzi deviati delle forze dell’ordine, effettuava i traffici principalmente via mare, grazie al supporto di alcuni pescherecci. Quando la droga arrivava in Italia si sarebbe passati al secondo livello, per via di alcuni uomini deputati all’acquisto e alla successiva rivendita ai clan mafiosi delle province di Catania, Siracusa e Ragusa

Per Antonio Riela, attualmente detenuto, la procura ha chiesto 15 anni di carcere. Sono invece otto gli anni che rischia Angelo Busacca. A questi si aggiungono Gianluca Spampinato, 10 anni e quattro mesi, Gianluca Passavanti, quattro anni e 20mila euro di multa. Per William Patanè, Fabio Spampinato, Carmelo Bertolini, Enrico Maria Giaquinta, Massimiliano Brundo, Antonio Greco, Giuseppe Greco e Rosario Giuliano due anni, quattro mesi e seimila euro di multa.

All’inchiesta italiana, effettuata dalla guardia di finanza, successivamente è stato affiancato un fascicolo della procura dei crimini gravi di Tirana. Sotto la lente d’ingrandimento proprio il parente politico di Habilaj. Tahiri ha sempre respinto le accuse ma l’indagine nei suoi confronti continua. In Italia nei mesi scorsi sono arrivati anche i magistrati albanesi. Alle loro domande, nel carcere di Bicocca, Habilaj ha deciso di rispondere ma i contenuti dei verbali, almeno per il momento, non sono stati resi noti. I sospetti sul presunto intreccio tra uomini dello Stato e trafficanti continuano.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]