Carnevale Acireale, arriva il turno di Nicola D’Agostino Il deputato Ars denuncia: «Oltre 350mila euro di buco»

«La qualità di questo Carnevale è stata di livello come proposta e come offerta. A differenza degli anni passati, però, ci sono stati spettacoli costati una barca di soldi. Questi, insieme ad altre spese che non dovevano essere fatte, hanno prodotto un debito sostanziale che adesso il Comune di Acireale e la Fondazione Carnevale devono valutare come ripianare». È quanto afferma l’onorevole regionale Nicola D’Agostino a MeridioNews alla fine della conferenza che lo stesso deputato dem ha indetto questa mattina. L’incontro, a cui hanno partecipato anche alcuni ex consiglieri ed ex assessori della giunta precedente (quella guidata da Roberto Barbagallo), ha avuto come obiettivo quello di fare luce sui costi dell’ultima edizione del Carnevale acese. Secondo i dati elaborati dal deputato regionale di Sicilia futura sulla base di documenti forniti dalla Fondazione e dal Comune, per il 2019 sono stati spesi un milione e 700 mila euro, mentre gli altri anni le spese non sono arrivate a 900mila euro. Senza considerare il Carnevale estivo. E questo a fronte di incassi che si aggirano su un milione e duecentomila euro circa. Con un buco, secondo D’Agostino, di circa 350mila euro.

D’Agostino, ex candidato sindaco e legato all’ex primo cittadino Barbagallo, punta il dito contro i soldi stanziati per gli artisti, per i quali sono stati sborsati in totale 338mila euro. Durante la conferenza sono state elencate inoltre le spese per i posteggiatori, i cataloghi, gruppi mascherati, ripristino e riparazione box: tutte voci che, sommate, toccherebbero quasi i centomila euro. Contestati pure alcuni importi in entrata. Su tutte il contributo del ministero dei Beni culturali. Per D’Agostino, il contributo sarebbe di 71mila euro invece che di 140, come riportato dalla Fondazione, che ha compreso in bilancio sia il finanziamento del 2018 che quello del 2019 (che ancora deve arrivare). Su questo punto il presidente della Fondazione Orazio Fazzio si era espresso a MeridioNews considerando il contributo del 2019 come entrata certa. Il contributo del ministero inoltre sarebbe a rischio perché ci sarebbe stata una mancata applicazione del logo sul materiale promozionale. Nella relazione prodotta dal presidente della Fondazione del Carnevale – anche questa contestata da alcuni consiglieri comunali -, Fazzio aveva prospettato il raggiungimento dei 490mila euro di entrate alla fine di tutte le manifestazioni carnascialesche, in arrivo da sbigliettamento e sponsor. Somme che secondo D’Agostino, stando ai debiti attuali, non potranno mai essere raggiunte.

«Questo studio l’ho condotto sulla base dei documenti forniti dalla Fondazione e dal Comune – aggiunge D’Agostino -. La Fondazione non si è accorta che i costi stavano superando nettamente i ricavi: si doveva fare qualcosa per arginare la situazione. Mi auguro di essere smentito, ma se così non fosse ci troveremo davanti a gravi conseguenze di bilancio da parte del Comune, che si troverebbe costretto ad aumentare il contributo per il Carnevale. Oppure sarà la stessa Fondazione a rispondere dei debiti col proprio patrimonio».

Lasciatasi alle spalle anche la Festa dei fiori dopo la manifestazione invernale, dunque, ad Acireale si continua a parlare del Carnevale, da quest’anno a pagamento. Diverse le contestazioni da parte di alcuni organi cittadini e di altri politici regionali. Ad avanzare perplessità infatti era stato anche il deputato del Partito democratico Luca Sammartino, il quale aveva presentato un’interrogazione parlamentare all’Ars sulla legittimità del biglietto d’ingresso e sulla gestione dei parcheggi. A questa è seguita una lettera ispettiva da parte dell’assessorato regionale alle Autonomie locali: lettera a cui il Comune avrebbe già risposto. Adesso è Nicola D’Agostino a porre degli interrogativi sulla questione. «L’amministrazione precedente aveva già pensato allo sbigliettamento, ma non lo aveva adottato perché non c’erano le condizioni per rendere sicure le finanze – dice a questa testata -. Non contesto lo sbigliettamento e il Carnevale a pagamento, che considero un atto di grande coraggio, ma le cose coraggiose vanno fatte se te le puoi permettere». 


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