La storia della villa confiscata al genero del cavaliere Graci Comune chiese concessione nel 2017, ma l’Agenzia rifiutò

«Quindici vani?». Negli uffici di via Lancaster, ad Acireale, lo stupore accompagna la scoperta di quanto grande sia uno degli immobili confiscati alla criminalità organizzata che ricadono nel territorio comunale. A pochissimi passi dal mare, si trova in una via un po’ nascosta di Pozzillo, l’ultimo borgo prima del confine con Riposto. Sufficientemente lontano dagli uffici comunali da essere quasi dimenticato. L’immobile – una villa che spicca per grandezza e architettura – apparteneva, e per certi aspetti appartiene ancora, alla famiglia di Placido Aiello, il genero di Gaetano Graci, uno dei quattro cavalieri del lavoro che il giornalista Pippo Fava considerò fautori dell’apocalisse mafiosa. La villa fa parte dei beni oggetto della maxi-confisca su cui, nel 2001, la Cassazione pose il sigillo definitivo, dopo una storia tortuosa iniziata sette anni prima con l’arresto di Aiello e di Graci nell’operazione Sagittario. L’accusa era stata pesantissima: essere stati a disposizione della famiglia Santapaola

Per quella storia, Aiello – individuato dai magistrati come l’anello di congiunzione tra il suocero e Cosa nostra – patteggiò una condanna per concorso esterno. A metà anni Duemila, l’uomo tornò sulle pagine dei giornali perché accusato di avere trasferito in Svizzera centinaia di migliaia di euro. «Che ci fosse un immobile confiscato a Pozzillo lo sapevo, che fosse una villa così grande no», ammette Stefano Alì, dal 2018 sindaco di Acireale. Nella città dei cento campanili, il tema degli immobili tolti a soggetti ritenuti vicini alla mafia è tornato al centro dell’attenzione dopo il caso di via Mortara, dove una casa su due livelli continua a essere abitata dalla persona a cui 15 anni fa è stata confiscata. Con tanto di giallo nato dopo la scoperta fatta da MeridioNews di una modifica al catasto effettuata quando già il bene era di proprietà dello Stato.

La vicenda villa sul mare di Aiello è diversa per una serie di fattori. Innanzitutto, la confisca ha riguardato soltanto metà dell’immobile, mentre il resto risulta ancora di proprietà del 72enne e dei suoi familiari, tra cui Maria Adelaide Graci, la figlia del cavaliere morto nel 1996. Data la stagione, non è facile dire se la famiglia Aiello continui a usufruire della parte di cui è rimasta proprietaria, anche se inerpicandosi sulla scogliera di Pozzillo si ha l’impressione che il verde sia stato curato di recente. La grande piscina, invece, è vuota mentre il cancelletto in ferro, un po’ arrugginito, si apre sulla scaletta che porta giù fino al mare. Se non un accesso privato, poco ci manca. «Poiché il sequestro è stato disposto nella misura del cinquanta per cento, non si ritiene conveniente assumerne il possesso per via delle difficoltà che emergerebbero sul fronte della gestione», si legge in un comunicato dell’amministrazione comunale diffuso la vigilia di Natale.

Stando a quanto appreso da MeridioNews, tuttavia, la posizione dell’ente potrebbe essere rivista anche alla luce della scoperta delle dimensioni tutt’altro che risibili. La grandezza della villa infatti consentirebbe, anche dopo un frazionamento, di mantenere intatte le potenzialità nell’ottica di una fruizione pubblica. In ogni caso, prima che il bene possa pensare di essere utilizzato dalla collettività va compiuto un passo che finora non è stato fatto: l’Agenzia dei beni confiscati dovrebbe concederlo a qualcuno, nella fattispecie al Comune. Un tentativo, da questo punto di vista, lo aveva fatto la passata giunta Barbagallo che, a fine 2017, inoltrò la richiesta all’Agenzia. L’istanza è la stessa con cui l’ente chiese di potere registrare al proprio patrimonio anche la casa di via Mortara. Ma, mentre in quest’ultimo caso la risposta dell’organismo del ministero non tardò ad arrivare e fu positiva, per quanto riguarda la villa degli Aiello tutto è rimasto in sospeso. «Relativamente all’immobile sito in via Ercole Patti, questo ufficio non ha alcuna evidenza e notizia», ha scritto, a metà novembre, il comandante della polizia municipale Antonino Molino in una nota rivolta all’amministrazione comunale.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]