L'ennesimo fenomeno parossistico ha ricoperto di cenere vulcanica i paesi etnei. Il direttore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: «Ultima fase eruttiva di questo genere risale a 20 anni fa», afferma Stefano Branca
Etna, Ingv fa il punto su ultime attività del vulcano «Eruzioni esplosive perché magma è ricco di gas»
«In questo momento non ci sono eruzioni effusive della durata di un paio di mesi, ma solo parossismi dovuti al fatto che il magma è ricco di gas e dunque il modo di eruttare è pressoché esplosivo». Il direttore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania Stefano Branca spiega così quello che da tempo avviene sull’Etna.
Si tratta di fenomeni di parossismo che durano un paio d’ore. «È comunque sempre un modo di scaricare da parte del vulcano in cui alla fine vengono eruttati gli stessi quantitativi di magma delle eruzioni effusive più importanti – dichiara Branca – È certamente un grande spettacolo, ma è anche un disagio per le popolazioni più esposte alla cenere. Per ritrovare una fase eruttiva così intensa e frequente bisogna ritornare indietro a una ventina d’anni. Siamo in quello che certamente è un periodo eccezionale, anche se l’Etna continua a fare quello che ha sempre fatto».
Intanto, dopo l’ennesima eruzione di poche ore fa a cui è seguita, ancora una volta, l’abbondante caduta di cenere, il sindaco di Catania Salvo Pogliese ha firmato un’ordinanza, fissando, per le prossime 48 ore, il limite di velocità di 30 chilometri orari per cicli e motocicli. Dopo la caduta di cenere vulcanica, il personale del Comune sta provvedendo alla pulizia di tombini e caditoie intasate dalla cenere vulcanica. I cittadini dovranno, inoltre, depositare la sabbia vulcanica in contenitori di piccole dimensioni in prossimità dei cassonetti normalmente utilizzati per la raccolta differenziata. Intorno alle 9.30 ha riaperto l’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania dopo la chiusura di questa notte, sempre a causa della cenere vulcanica che ha coperto la pista.