T.D., minorenne incensurato, è stato fermato ieri dalla polizia. Sarebbe l'ultimo componente del gruppo accusato di aver commesso due furti lo scorso 27 gennaio. Il secondo colpo, ai danni di un distributore di benzina, è terminato con la morte di un 21enne e il ferimento di un 14enne e l'arresto di un terzo complice per mano di due poliziotti
Rapina in tangenziale, arrestato il minore fuggito Il giovane avrebbe confessato due colpi
Ieri sera la polizia ha arrestato T. D., minorenne incensurato, accusato di fare parte del gruppo di quattro giovani che nella notte di martedì scorso ha tentato di rapinare un distributore di benzina lungo la tangenziale di Catania, nei pressi dello svincolo per San Giorgio. Il ragazzo, come riporta la polizia, avrebbe già confessato. Uno dei due agenti presenti quella notte sul luogo, dopo aver ferito a morte il 21enne Francesco D’Arrigo, ha colpito alla testa un ragazzo di 14 anni ricoverato in gravi condizioni al Policlinico mentre cercava di fuggire a bordo di una Opel Corsa bianca. Forse, a bordo dell’auto c’era T.D., indiziato adesso per rapina aggravata e ricettazione. Il quarto componente, il 21enne Samuele Consoli, è stato arrestato subito dai poliziotti fuori servizio intervenuti.
Secondo gli inquirenti – a coordinare le indagini sono la procura della Repubblica e la procura presso il tribunale per i minorenni – il gruppo formato dai quattro giovani sarebbe responsabile sia della tentata rapina al distributore di benzina che di un altro colpo commesso nel pomeriggio ai danni di un negozio all’ingrosso di Misterbianco. Per realizzare entrambi i furti sarebbe stata utilizzata la stessa Opel Corsa risultata rubata e sequestrata, poi, la notte del 28 gennaio dopo il tentativo di fuga di due dei quattro ragazzi.
T.D., secondo quanto riportato dalla polizia, avrebbe confessato di aver preso parte a entrambe le rapine e avrebbe indicato come complici D’Arrigo, Consoli e il minore ferito. Il giovane si trova adesso al centro di prima accoglienza di via Franchetti.