La strategia dell’attacchino: già scattata la corsa all’Ars Tra manifesti e ambizioni. I primi nomi di chi ci proverà

Le antenne sembrano soltanto puntate sulle amministrative del 12 giugno a Palermo e su come verrà definito il perimetro delle alleanze in chiave elezioni regionali. C’è poi il nodo candidati presidente; tra un possibile Musumeci bis e il patto tra Movimento 5 stelle e Partito democratico che verrà sancito nelle primarie del 9 luglio. In mezzo c’è un lavoro che ormai da mesi si sviluppa sottotraccia all’interno delle segreterie dei partiti. Da definire ci sono infatti le candidature per l’elezione dei deputati all’assemblea regionale. Privilegio riservato a 70 onorevoli che ogni cinque anni, salvo interruzioni anticipate delle legislature, riserva non poche sorprese. Anticipare i tempi spesso è una mossa fondamentale e per capire come la temperatura sia in costante aumento basta osservare la comparsa dei primi manifesti targati centrodestra. Foto con sguardi sorridenti per annunciare la propria discesa in campo anche se non si ha ancora nessuna certezza su coalizioni e candidati governatori

A piedi dell’Etna il primo a uscire allo scoperto è stato Carmelo Nicotra. L’ex presidente del Consiglio di Catania, dimessosi dal ruolo, ha fatto affiggere i manifesti già alla fine del 2021. Correrà con Fratelli d’Italia, partito di Giorgia Meloni. Un tentativo bis dopo la candidatura del 2017, quando Nicotra sfiorò l’approdo all’Ars fermandosi per poche centinaia di voti dietro a Gaetano Galvagno. Anche quest’ultimo proverà, sempre con Fratelli d’Italia, a mantenere il proprio scranno a palazzo dei Normanni. L’ufficialità pure per Galvagno passa per i manifesti 6×3 visibili in mezzo al traffico di Catania. La strategia dell’attacchino è quella scelta anche da Dario Letterio Daidone. I suoi manifesti sono stati appicciati soltanto negli ultimi giorni. L’avvocato, storicamente vicino al sindaco di Catania – oggi sospeso – Salvo Pogliese, si candiderà con Fratelli d’Italia. Daidone in passato è stato vice coordinatore a Catania di Forza Italia, partito con cui già si candido alle Regionali del 2017 senza però essere eletto, arrivando terzo in lista dietro Marco Falcone, poi nominato assessore alle Infrastrutture, e Alfio Papale. Anche nel 2012 Daidone provò la corsa in direzione Palermo. Erano i tempi del Popolo delle Libertà e anche in quella tornata non riuscì a centrare l’elezione. Stesso epilogo alle politiche del 2018

In Forza Italia appare certa la ricandidatura di Marco Falcone e Alfio Papale. In campo dovrebbe scendere pure l’ex presidente della Provincia di Catania ed ex assessore regionale Giuseppe Castiglione, accasatosi tra gli azzurri dopo l’esperienza nel Nuovo centro destra di Angelino Alfano, partito che lo ha portato al ruolo di sottosegretario all’Agricoltura dal 2013 al 2018 con i governi Letta, Renzi e Gentiloni. Ha annunciato la propria candidatura tramite 6×3 e il simbolo del suo movimento Cambiamo rotta pure l’avvocato penalista, originario del ragusano, Antonio Villardita. Dentro la lista di Forza Italia troverà spazio pure il deputato regionale Nicola D’Agostino. Un tempo capogruppo del Partito dei siciliani di Raffaele Lombardo all’Ars e poi volto del movimento Sicilia Futura che appoggio per un periodo Rosario Crocetta

Proverà nuovamente la corsa verso Palermo anche Alessandro Porto. L’ex assessore al Comune di Catania nei giorni scorsi ha annunciato la candidatura con la Lega, di cui è coordinatore provinciale. Ci provò già nel 2017 ma con Forza Italia dopo avere abbandonato il ruolo di capogruppo dell’allora sindaco di Catania Enzo Bianco. Nel 2019 Porto rivestì il ruolo di commissario Udc mentre qualche anno prima era esponente al Comune del Movimento per le autonomie di Lombardo. Dal municipio di piazza Duomo cercheranno di raggiungere palazzo dei Normanni anche l’ormai ex assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo, nipote dell’ex governatore Raffaele e figlio dell’ex deputato regionale Angelo, e l’ex assessore alle Attività produttive Ludovico Balsamo. Quest’ultimo, con una mossa che ha spiazzato un po’ tutto, si è dimesso dal suo ruolo l’1 aprile scorso. Stessa strategia, dimissioni e candidatura, per Barbara Mirabella. Quello dell’assessora sarà uno dei nomi che comporrà la lista di Fratelli d’Italia. 

Tenterà un secondo mandato, ma non è ancora chiaro se nella lista di Diventerà Bellissima, anche Giuseppe Zitelli. Nel 2017 fu il più votato del movimento del presidente Musumeci in provincia di Catania. Adesso però bisognerà capire se una eventuale lista riuscirà a fare scattare il seggio. Intanto Zitelli si è limitato ad augurare buona Pasqua ai cittadini attraverso gli immancabili 6×3 sparsi per il territorio. 


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