I due ingegneri, arrestati dell'operazione Sibilla, hanno avuto un ruolo anche nella verifica dei lavori fatti dalla Comitel. Anche se in realtà il collaudatore ufficiale era l'ex sindaco di Valverde Angelo Spina. In questa storia c'è posto anche i dirigenti Barbagallo e Di Stefano. Sullo sfondo il parco che dal 2014 non è pienamente fruibile
Acireale, Garilli e Sapienza nel collaudo della villa «Chiesto loro aiuto perché sono persone di fiducia»
Dieci righe, in apparenza poco più di un aneddoto a corredo della tesi riguardante la vicinanza di uno degli indagati al sindaco Roberto Barbagallo, arrestato venerdì scorso, e al deputato Nicola D’Agostino, non coinvolto nell’inchiesta Sibilla ma più volte citato nell’ordinanza siglata dal gip Giovanni Cariolo. Eppure dietro al richiamo alla villa Belvedere – il parco comunale di Acireale che ha beneficiato di un finanziamento da oltre otto milioni di euro ma che da quattro anni è per buona parte inagibile e al centro di una querelle giudiziaria – potrebbe esserci qualcosa di più.
«Forniva tre tracce audio effettuate nel corso dell’incontro avuto con l’organo di collaudo dei lavori di riqualificazione», scrivono i pm Fabio Regolo e Sebastiano Ardita nella richiesta di custodia cautelare. I due magistrati fanno riferimento alla deposizione di un geometra della Comitel srl, la ditta che si è occupata dei lavori alla villa. Nelle registrazioni si sentirebbe Ferdinando Garilli – finito ai domiciliari con l’accusa di avere ottenuto incarichi con prassi illecite e grazie anche all’impegno della consulente del Coni Anna Maria Sapienza, per la quale è stata disposta la custodia in carcere – indicare il geologo Alessio D’Urso, indagato a piede libero, come intermediario con il sindaco.
A risultare interessante in questo caso è però un altro fatto: la presenza di Garilli e della stessa Sapienza tra chi ha aiutato a collaudare il parco acese. Il 18 febbraio 2014, l’allora sindaco Nino Garozzo, a cui pochi mesi dopo sarebbe subentrato Barbagallo, designa come collaudatore della villa Angelo Spina. Architetto 55enne e primo cittadino del Comune di Valverde dal 2003 al 2013. A suggerire la scelta è il dirigente dell’area tecnica del Comune Giovanni Barbagallo, anche lui arrestato con l’accusa di corruzione e turbata libertà degli incanti per vicende legate all’assegnazione di consulenze, ma anche per avere ottenuto indebitamente e grazie alla disponibilità del collega Salvatore Di Stefano un risarcimento di oltre 14mila euro nell’ambito della ripartizione delle risorse stanziate dopo la tromba d’aria del novembre 2014.
Nella proposta di determina di Barbagallo non si menzionano i nomi di Garilli e Sapienza. E d’altra parte i due ingegneri non compaiono nemmeno nelle nove pagine della relazione firmata e inviata da Spina al rup – ovvero il già citato Di Stefano – il 25 settembre 2015. Il dato temporale è importante: in quei mesi, infatti, ad Acireale a tenere banco è la questione relativa alla rendicontazione dei lavori effettuati alla villa comunale. Il timore, anche da parte della giunta Barbagallo, è quello di sforare i termini e rischiare la restituzione di parte del finanziamento europeo. In tal senso, l’ok del collaudatore serve a scacciare ogni paura, nonostante la lunga serie di prescrizioni che contiene. A distanza di oltre due anni, peraltro, quel collaudo potrebbe tornare in ballo nell’ambito del contenzioso aperto tra il Comune, che lo scorso anno ha annunciato di volere effettuare lavori in danno alla Comitel per circa 270mila euro, e la ditta che dal canto suo chiede invece il saldo completo dei lavori effettuati.
Tutte vicende che, stando alle carte, non avrebbero dovuto avere tra i protagonisti né Garilli né Sapienza. Ma così non è stato. E il motivo è spiegato dallo stesso collaudatore ufficiale. «Li conosco – ammette al telefono Spina -. Nando è di Valverde come me, sapevo che era più esperto, e diciamo che tramite lui ho avuto il loro aiuto». Il plurale è legato al coinvolgimento anche di Sapienza. «Entrambi sono ingegneri – specifica l’architetto -. Il collaudo l’ho redatto io. Loro mi hanno aiutato, niente di più, sono persone di fiducia». Tra Spina e Garilli risulterebbero rapporti anche nel periodo in cui il primo è stato primo cittadino di Valverde. «Adesso non ricordo se gli ho mai dato consulenze», chiosa Spina. Dubbi che dal canto suo Garilli non ha. In una presentazione sul web si definisce project manager del Comune di Valverde a partire dal 2006, dedito alla «assistenza tecnica e gestionale delle procedure connesse a tutti i progetti inseriti nei documenti di programmazione dei lavori pubblici».