Dissesto, approvato con la fiducia il decreto Crescita Più vicina pioggia di milioni per il Comune di Catania

Via libera dalla Camera dei Deputati alla pioggia di milioni che dovrebbe salvare Catania dal default. A Montecitorio è stato approvato con 288 voti favorevoli il decreto Crescita contenente gli aiuti finanziari Salva Catania utili ad allentare la morsa del dissesto finanziario del Comune. Si muove dunque un altro passo, in attesa del varo definitivo delle norme, verso l’arrivo alle falde dell’Etna di una cifra che supererà, nell’arco dei prossimi 14 anni, i 470 milioni di euro. Il governo ha incassato il voto, slittato di qualche giorno, con una fiducia che poggia sul minor numero di voti dall’inizio della legislatura. Alla maggioranza Lega-M5s sono mancati 55 voti, 42 dei quali provengono dalle file dei Cinque stelle

Come ricostruito da MeridioNews, il governo nazionale ha destinato soldi soprattutto per consentire a Palazzo degli elefanti di non soffocare per la morsa degli ingenti mutui che gravano sulle disastrate casse dell’ente. Al fondo da 85 milioni da ripartire annualmente con altre città in crisi, si sommano 20 milioni quest’anno e 35 milioni dal 2020 al 2033 per saldare i debiti catanesi con le banche. 

Immediato il commento del sindaco Salvo Pogliese. «Esprimiamo grande soddisfazione per l’approvazione delle norme perché Catania ora può rialzare la testa e finalmente avviare una programmazione di lungo periodo». Secondo il primo cittadino sarebbe stata premiata «la nostra costanza e determinazione a non andare dalle istituzioni nazionali con il cappello in mano, ma a chiedere solo ciò che ci spetta, per non fare ricadere sui cittadini i danni causati da un dissesto che i catanesi hanno dovuto subire». Gli unici esponenti del Governo gialloverde che il primo cittadino di Catania ringrazia citandoli sono «il ministro dell’Interno Matteo Salvini, il sottosegretario Stefano Candiani, il viceministro Laura Castelli», ma un passaggio viene dedicato anche «a tutta la deputazione nazionale di Catania che sostenuto con determinazione le nostre richieste per attenuare l’enorme massa di debiti che abbiamo trovato al nostro insediamento».


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