Crisi idrica, Sidra: «Stanotte si ritorna alla normalità» Come si vive senz’acqua. «Fontane? Prima i catanesi»

«Ci resta da fare solo la danza della pioggia». L’ironia di una signora catanese, che vive nella zona di piazza Borgo, prova a smorzare la rabbia e l’esasperazione dei molti cittadini che, oramai da giorni, fanno i conti con la mancanza di acqua. Una situazione che, con alti e bassi, va oramai avanti da più di un mese

«Entro stanotte tutta la città avrà di nuovo l’acqua», dichiara a MeridioNews Antonio Vitale, presidente della Sidra, la società partecipata del servizio idrico a Catania. «Dei 1.900 litri che distribuiamo normalmente – precisa – siamo già a oltre 1.800. Per ripristinare tutto servono degli accorgimenti, come quelli sulla pressione». Intanto, in questi giorni, c’è chi in famiglia si è organizzato in veri e propri turni, durante la notte, per controllare se dai rubinetti scorre qualcosa. «Io mi sveglio nelle ore pari e mia moglie in quelle dispari – dice a MeridioNews un signore che abita nella zona alta di via Etnea – entrambi stiamo rischiando l’esaurimento nervoso perché va avanti così da mercoledì scorso». Qualcuno arriva nell’androne del palazzo scaricando dalla macchina bidoncini pieni d’acqua che ha trasportato nel cofano da fuori provincia: «Questi si sono fatti quasi ottanta chilometri – precisa una ragazza – Sono stata nel Siracusano dai miei genitori per il fine settimana e mi sono portata dieci bidoncini da cinque litri ciascuno». Nel via vai di persone che entrano ed escono dal portone principale molti hanno delle grandi buste in mano: «In quella di destra ho i panni sporchi che sto portando a casa di mia suocera, vado a lavarli a casa sua – spiega una donna mamma di tre bambini – nell’altra, ci sono asciugamani e vestiti puliti perché approfitterò anche per fare una doccia».

Al sesto giorno senza acqua, si riscaldano anche gli animi. «Questa mattina intorno alle 6 – racconta un signore sulla sessantina – ho assistito a una lite furibonda tra due inquilini del mio stesso palazzo». Nel breve lasso di tempo in cui dai rubinetti è uscita l’acqua, «la signora del primo piano ha riempito dei bidoni e si messa perfino ad annaffiare le piante sul balcone – riferisce – Nel frattempo, a noi che viviamo ai piani superiori non è arrivata più nemmeno una goccia». In alcuni palazzi, va peggio che in altri: da mercoledì tutti i tubi sono rimasti completamente a secco. «Si informa che la mancanza di acqua è stata dovuta alla chiusura (operata da ignoti) del passante principale». È questo il messaggio che i condomini si sono visti recapitare da parte dell’amministratore di condominio. «Ci ha assicurato che domani mattina verrà un tecnico per verificare – spiega un residente con tono adirato – Ma noi qui da sei giorni non abbiamo avuto l’acqua nemmeno nelle turnazioni delle ore serali perché qualcuno, chissà per quale motivo, non ha tenuto le mani a posto». 

Anche le case dell’acqua non sono state un’oasi felice in questi giorni. «Le abbiamo sospese in via cautelativa – spiega Vitale – per evitare che la mancanza di acqua bruciasse i motori considerando anche che sono macchinari molto costosi. Domani – assicura – dovrebbero essere riattivate». A essere prese d’assalto, dunque, sono le fontanelle. Bidoni, secchi, bottiglie, bidoncini, vaschette, contenitori di detersivi riciclati. In fila ognuno arriva con i recipienti che è riuscito a racimolare. «In una delle poche che funzionano in questa zona, qualche sera fa, c’era una specie di capetto mafioso che provava a gestire», racconta un residente della zona del Fortino. Stando al racconto del cittadino, un catanese sulla cinquantina avrebbe messo nella fontanella un tubo di plastica e avrebbe tentato di gestire l’ordine della fila e la quantità di acqua per ogni persona. «Lui si è riempito molte vasche, facendo accumulare le persone in coda. Dopo era il turno di un ragazzo di colore e di una coppia dell’Est Europa». I tempi di attesa si allungano e la gente comincia a lamentarsi. «A questo punto lui prende di mira gli stranieri: “Anzi che vi diamo l’acqua. Prima tocca ai catanesi, poi agli italiani e poi a voi“. Io e le altre persone del quartiere – conclude – siamo intervenuti per precisare che l’unico ordine da seguire sarebbe stato quello di arrivo alla fontanella. E così è stato».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]