Gli agenti lo hanno riconosciuto e subito arrestato. Il 33enne è coinvolto nell'operazione Adernò condotta dalla procura di Catania contro i clan del triangolo della morte fra Adrano, Biancavilla e Paternò. Era irreperibile da quegli arresti
Si presenta in polizia per chiedere informazioni Manette per Gaetano Bivona, ricercato dal 2015
Lo cercavano dal 2015, e di certo non pensavano di vederselo spuntare in casa loro. La polizia ha arrestato il pregiudicato di Biancavilla Gaetano Bivona, classe 1986, uno dei nomi dell’operazione Adernò che, nel 2015, aveva portato all’arresto di 26 persone legate ai clan di Adrano e paesi vicini.
Il ricercato si è presentato al commissariato adranita per chiedere informazioni, ma dopo un po’ è stato riconosciuto dagli agenti e fermato. Su Bivona pendeva un’ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata ai delitti contro il patrimonio, rapina in concorso, sequestro di persona, porto abusivo di armi in luogo pubblico, furto con strappo, detenzione e spaccio di droga.
Fin dal 2012, su mandato della procura di Catania, era finite sotto la lente degli investigatori le attività sul territorio dei clan del famigerato triangolo della morte fra Adrano, Paternò e Biancavilla, ovvero le cosche Toscano-Mazzaglia-Tomasello e Santangelo-Taccuni. Bivona, al momento degli arresti, si era reso irreperibile. A suo carico l’accusa di aver partecipato ad alcuni assalti a tir, rapine effettuate armi in pugno. Il pregiudicato si trova adesso nel carcere di piazza Lanza a Catania.