Denunciati attivisti che hanno occupato l’assessorato Accusati di lesioni a un poliziotto, pure due minorenni

Sono state denunciate dalla Digos della questura di Catania nove persone – tutte giovani, tra cui due minorenni – che lo scorso 22 giugno sono entrate nelle sede dell’assessorato ai Servizi sociali di via Dusmet a Catania e hanno occupato l’androne con una tenda da campeggio. Per loro i reati contestati sono manifestazione senza preavviso, invasione di
edifici
, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali. 

La Digos ha individuato i nove giovani denunciati come appartenenti al centro sociale anarco-antagonista Liotru. Oltre agli attivisti che sono entrati nel palazzo, circa una ventina sono rimasti fuori a manifestare insieme ad alcune famiglie che sono ancora in attesa dei buoni spesa del Comune pensati per fare fronte all’emergenza Covid-19. Stando alla ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine, alcuni dei manifestanti sarebbero stati determinati nel volere «raggiungere a ogni costo» l’ufficio dell’assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo

A un certo punto, mentre si stava ancora discutendo sulla possibilità di un incontro, due ragazze avrebbero puntato la porta di accesso alle scale che portano al piano superiore dove c’è l’ufficio dell’assessore. Un poliziotto avrebbe provato a impedire il passaggio ma sarebbe caduto a terra in seguito a «l’azione posta in essere dal nutrito gruppo di giovani». Portato in ospedale, l’agente ha riportato un trauma al ginocchio sinistro, al gomito sinistro e ad entrambi i polsi, al terzo dito della mano sinistra, con una diagnosi di cinque giorni. 

Un episodio che, quel giorno, avrebbe compromesso la possibilità di incontro tra le famiglie in difficoltà e l’amministratore. Poco dopo, i manifestanti avrebbe smontato la tenda e liberato l’atrio del palazzo comunale. Qualche settimana prima c’era già stato un incontro con l’assessore Lombardo e anche dopo quell’episodio, la settimana scorsa, c’è stata una riunione interlocutoria

Nel pomeriggio è arrivata una nota del Comitato Reddito-Casa-Lavoro, che dà una lettura diversa dell’accaduto. «Quello che è successo oggi è un episodio gravissimo, una pagina vergognosa. La cosa non ci sorprende, ma ci sdegna – si legge nel testo – La Digos di Catania ha emesso un comunicato fazioso e falso nel suo contenuto. Un atto che non ha nulla a che fare con il report di supposte indagini ma che ha l‘unico scopo di gettare fango, creare confusione e screditare il lavoro del Comitato». Gli attivisti hanno indetto per lunedì una conferenza stampa davanti la palazzina di via Calatabiano, abitata da famiglie in emergenza abitativa. «Racconteremo la verità e smonteremo, pezzo dopo pezzo, una storia alquanto fantasiosa che trasforma la protesta per i buonispesa in azioni anarco-antagoniste – continua la nota -. Molti politici ci hanno abituati a sentire spararle grosse: centri sociali, anarchici, violenti e chi più ne ha più ne metta ogni volta che qualcuno protesta. La questura di Catania pare voglia entrare in politica e nel modo più becero».


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